Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nei primi cinque mesi del 2024 sono state 38.868, 7.522 in più rispetto allo stesso periodo del 2023 (+24,0%). L’aumento è del 51,9% rispetto al 2022, del 62,5% sul 2021, del 133,0% sul 2020 e del 41,9% sul 2019. Lo comunica l’Istituto negli Open data aggiornati e pubblicati sul sito. I dati rilevati a maggio di ciascun anno mostrano incrementi nelle gestioni Industria e servizi (+24,8%, da 25.711 a 32.084 casi), Agricoltura (+21,2%, da 5.343 a 6.475) e Conto Stato (+5,8%, da 292 a 309). L’incremento delle patologie denunciate interessa le Isole (+43,9%), il Sud (+32,5%), il Centro (+19,5%), il Nord-Est (+17,8%) e il Nord-Ovest (+13,4%).
In ottica di genere si rilevano 5.806 denunce di malattia professionale in più per i lavoratori, da 22.950 a 28.756 (+25,3%), e 1.716 in più per le lavoratrici, da 8.396 a 10.112 (+20,4%). L’aumento ha interessato sia le denunce dei lavoratori italiani, che sono passate da 28.803 a 35.599 (+23,6%), sia quelle dei comunitari, da 764 a 1.031 (+34,9%), e degli extracomunitari, da 1.779 a 2.238 (+25,8%). Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare, anche nei primi cinque mesi del 2024, le prime tre tipologie di malattie professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle patologie del sistema respiratorio.