Inps, 410 mila contratti di lavoro stabili in più nel primo trimestre

Buone notizie dal mercato del lavoro nei primi tre mesi di quest’anno: tra gennaio e marzo – secondo l’Osservatorio Inps sul precariato – si è registrato infatti un saldo positivo di 410.787 contratti tra 1,90 milioni di attivazioni e 1,49 milioni di cessazioni di rapporti di lavoro. E’ positivo il saldo soprattutto per i contratti a tempo indeterminato con 204.616 unità. Nel complesso le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati non agricoli (esclusi i domestici) nel primo trimestre del 2023 sono state 1.908.436, sostanzialmente stabili rispetto allo stesso periodo del 2022 (+0,3%). In leggera flessione (-3%) risultano invece quelle dei contratti a tempo indeterminato (397.852) mentre per gli altri contratti si registra nel complesso un lieve incremento (+1,2%) con il lavoro intermittente che segna un incremento del 12%. Le aziende cercano sempre di più di tenere al proprio interno il personale una volta formato. Le trasformazioni da tempo determinato nel corso del primo trimestre del 2023 sono state 215.000 facendo segnare un progresso pari all’11% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le cessazioni nel complesso dei primi tre mesi del 2023 sono state 1.497.749, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente del 3%) Le cessazioni da contratto a tempo indeterminato sono state 425.843 con una diminuzione pari al 10%. Se si guarda al saldo annualizzato che identifica la variazione tendenziale su base annua delle posizioni di lavoro (ovvero la differenza tra le posizioni di lavoro in essere alla fine del mese di marzo rispetto al valore analogo registrato alla medesima data dell’anno precedente) questo risulta positivo e pari a 473.991 posizioni di lavoro. Per il tempo indeterminato la variazione è invece pari a +385.741 unità mentre per l’insieme delle altre tipologie contrattuali la variazione è pari a 88.250 unità

Dati positivi arrivano anche dai licenziamenti economici che sempre nel primo trimestre dell’anno registrano una riduzione del 17,03% passando da 140.591 a 116.650, dopo un periodo di forte crescita legata allo sblocco seguito alla lunga fase emergenziale legata alla pandemia. I dati riflettono in sostanza il buon andamento del mercato del lavoro. L’Inps sottolinea come si sia ampiamente recuperato nel mercato del lavoro quanto sia era perso durante il periodo dell’emergenza Coronavirus. Se si guarda alle posizioni di lavoro si registrano oltre 1,5 milioni di unità in più rispetto al marzo del 2019, un milione delle quali risulta a tempo indeterminato. Per quanto riguarda le tipologie orarie, l’incidenza del part time è lievemente aumentata nell’insieme delle assunzioni a termine (35%) mentre è stabile nelle assunzioni a tempo indeterminato (32%). Sembra essersi esaurita invece la spinta all’aumento delle dimissioni che nel primo trimestre del 2023 tornano perciò sotto quota mezzo milione dopo averla superato in tutti e quattro i trimestri del 2022. Le dimissioni da contratto a tempo indeterminato sono passate nel primo trimestre da 311.571 nel 2022 a 299.255 nel 2023 (-3,95%).

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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