Itabus, il nuovo operatore privato di trasporto su gomma a lunga percorrenza

Un’iniziativa imprenditoriale pura, 100% italiana. Che vuole credere nella ripartenza del Paese. Così Luca Cordero di Montezemolo presenta Itabus: il nuovo operatore privato di trasporto su gomma a lunga percorrenza, di cui è tra gli azionisti. La flotta di Itabus comincerà a viaggiare dal prossimo 27 maggio. Il progetto punta a soddisfare punta a integrare la rete dei trasporti nazionali, ponendosi come un’alternativa complementare a treni e auto. La flotta di Itabus è composta dagli autobus Man, del gruppo Volkswagen. I bus sono tutti nuovi, acquistati tramite un’operazione finanziaria interamente gestita da Intesa Sanpaolo attraverso la Divisione Imi Corporate & Investment Banking. “Abbiamo scelto due modelli della famiglia Man, l’eccellenza degli autobus sul mercato”, commenta uno dei due amministratori delegati di Itabus, Francesco Fiore, spiegando che la flotta sarà rinnovata periodicamente e che pertanto gli autobus avranno una vita media inferiore ai 2 anni. I mezzi forniscono accesso wi-fi, basato su connettività ultrabroadband 4/5G, fornito in collaborazione con Tim, che abiliterà su tutte le tratte i servizi internet. Presenti distributori automatici per snack e bevande, toilette, sedute spaziose, tavolini al posto, luci a led e prese Usb e di corrente per ogni poltrona. Saranno 300 i bus a regime entro i prossimi 3 anni e connetteranno gran parte del territorio italiano, con 350 servizi, 90 milioni di km all’anno e un aumento esponenziale delle località servite. La flotta viene alimentata con il Eni diesel+, il gasolio premium che contiene il 15% di componenti certificate come ‘sostenibili’ dai più autorevoli schemi di certificazione riconosciuti a livello europeo e che riduce le emissioni di CO2 rispetto ai carburanti tradizionali.Il network Itabus sarà esteso lungo tutto il territorio italiano, da Nord a Sud. Ma è soprattutto al Sud che, almeno per il momento, saranno presenti più fermate. Tra le regioni coperte, nei piani dell’azienda è prevista anche la Sicilia, che verrà collegata al network successivamente. Si parte intanto con Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Toscana, Trentino-Alto Adige, Umbria e Veneto.L’obiettivo di Itabus non è “fare concorrenza agli altri mezzi di trasporto”, ma porti in modo “complementare” all’interno dell’offerta già presente, evidenzia Fiore. “Vogliamo aumentare la possibilità per i passeggeri di poter scegliere come viaggiare – continua -, magari facendo ad esempio un pezzo di tragitto in bus e un pezzo in alta velocità. La nostra offerta vuole integrarsi con le altre”. Secondo gli ideatori di Itabus “in questo mercato c’è uno spazio per inserire un’iniziativa grande con un’operazione industriale piena e che riesca a offrire: frequenza, qualità e prezzo”, spiega Fiore. Secondo il manager queste qualità “possono convivere solo se è un operatore industriale”.Itabus è infatti una società completamente italiana che ha come azionisti – attraverso i rispettivi veicoli societari – Flavio Cattaneo, Luca Cordero di Montezemolo, Angelo Donati, Isabella Seragnoli e la famiglia Punzo. Il ruolo di presidente onorario è ricoperto da Giovanni Punzo e il presidente è Elisabetta Colacchia, mentre i due amministratori delegati sono Enrico Zampone e Francesco Fiore.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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