Lavoro, imprese e sindacati firmano il contratto dell’edilizia Chieti-Pescara

“Gli imprenditori di ANCE Chieti Pescara, responsabilmente ed aderendo alle richieste delle OO.SS. Provinciali, hanno ritenuto improcrastinabile anticipare gli aumenti degli aspetti economici del contratto, particolarmente attesi dai dipendenti del settore di fronte alla diminuzione del potere di acquisto che sta interessando tutte le famiglie e non solo quelle dei lavoratori del nostro settore”. Così il Presidente di ANCE Chieti Pescara Antonio D’Intino sulle novità presentate oggi per il settore edilizia nella sede di Confindustria Chieti Pescara. “Il contratto di lavoro sottoscritto dall’Ance Chieti Pescara e le Organizzazioni sindacali provinciali del settore edile, presentato oggi, assume un particolare valore”.

Per comprendere l’impatto di questo settore sull’economia, si pensi che il monte salari delle Casse Edili totalizza circa 50 milioni di euro l’anno e 600 milioni di euro è la stima dei lavori eseguiti dalle imprese delle due province sempre nell’arco di un anno. Le imprese sono circa 850 e le maestranze assistite sono circa 6300.

L’accordo odierno si distingue da quelli che in precedenza, e a cadenza quadriennale, sono stati stipulati dalle parti sociali territoriali, tutti caratterizzati da un preciso ambito provinciale, anche in aderenza al Contratto Nazionale di Lavoro a cui gli stessi si sono sempre conformati.

I tempi però cambiano. Le imprese ormai operano ben oltre i confini provinciali e, a volte, regionali, superando localismi e differenze retributive che, in particolare, non si giustificano più tra territori sempre più ravvicinati dalla mobilità di mezzi e persone come quelli delle province di Chieti e Pescara.

Le parti sociali, che si sono riunite in Confindustria Chieti Pescara, hanno quindi ritenuto di uniformare i trattamenti economici e regolamentari dei lavoratori delle due province.

Questo primo contratto interprovinciale prelude anche all’unificazione degli enti paritetici delle due province, rappresentati dalle Casse Edili, scuole edili e CPT, Enti Bilaterali di cui il settore si è dotato fin dagli anni ’70 e che non ha eguali in altri settori industriali e artigianali.

Inizialmente la decorrenza del contratto era stata posta a valle della fusione degli enti, anche per evitare adattamenti di procedure di versamento contributivo ai singoli enti destinati a fondersi.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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