Il pil procapite degli abitanti del nord-ovest ‘doppia’ quasi quello dei connazionali del mezzogiorno: 40.900 euro contro 21.700 euro (+88,5%). Al secondo posto per prodotto interno lordo si classifica il nord-est con 39.300 seguito dal centro con 35.100 euro.
A scattare la fotografia delle “tasche” degli italiani è l’Istat con un report sui conti economici territoriali 2022. Rispetto al 2021 il pil del nord-ovest è cresciuto del 6,5% (era 38.400 euro) e nel mezzogiorno del 7,4% (era 20.200 euro). L’Istat rimarca che, alla luce dei dati, ”si rafforza ulteriormente il divario del mezzogiorno con il centro-nord: la differenza del pil per abitante nel 2022 sale a 17.000 euro dai 16.000 euro del 2021 e 14.500 del 2020”. La graduatoria regionale vede in prima posizione la Provincia autonoma di Bolzano, con un Pil per abitante di 54.500 euro, seguita da Lombardia (44.400), Provincia autonoma di Trento (44.200 euro) e Valle d’Aosta (43.700 euro). Il Lazio si conferma la prima regione del Centro, con il Pil per abitante pari a 37.200 euro, seguita dalla Toscana (35.1mila) e, a una certa distanza, da Marche e Umbria (rispettivamente 30.800 e 28.200 euro). Nel 2022 la Basilicata è la regione con il Pil per abitante più alto nel Mezzogiorno (27.800 euro), a seguire Abruzzo (27.000), Molise (24.500) e Sardegna (23.700). La Calabria resta stabilmente all’ultimo posto della graduatoria con 19,4mila euro, preceduta dalla Sicilia, con un valore del Pil per abitante solo lievemente superiore (20.100 euro).