Quintuplicate le richieste di fringe benefit da parte delle aziende nel 2022, complice anche l’innalzamento a 3000 euro della quota esentasse. Si osserva anche un marcato aumento delle preferenze per i voucher digitali che hanno sfiorato il 26% contro il 7% del 2021. Le voci più richieste restano i buoni spesa e benzina. E’ quanto emerge sull’uso dei fringe benefit da un’analisi Edenred Italia. ”I dati suggeriscono che sia oggi più che mai necessario stabilizzare questi strumenti di welfare a livello normativo”, commenta Fabrizio Ruggiero, amministratore delegato di Edenred Italia. Il messaggio che emerge, infatti, è che i fringe benefit, se inseriti in un quadro più ampio di welfare, possano rappresentare un aiuto concreto per tutelare il potere di acquisto delle famiglie che oggi si trovano a fronteggiare aumenti vertiginosi del costo della vita”, aggiunge l’amministratore delegato. In questa direzione va anche l’aumento di 200 euro dei buoni benzina: ”Un segnale importante – conclude Ruggiero – che porta la questione fuori dall’emergenza per cominciare a ragionare sugli strumenti del welfare in un’ottica di complementarietà”.
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