Superbonus, gli ingegneri lanciano l’allarme dopo lo stop del Governo

“Sono terrorizzato da questo decreto legge perché mette a rischio la sicurezza sismica, oltre che l’andamento della ricostruzione. Non abbiamo più certezze. Ciò che è in corso d’opera rischia di essere fermato”, così il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia dell’Aquila, Pierluigi D’Amici commenta l’annuncio dell’uscita del decreto legge che rivede le misure dei bonus edilizi, tra cui il superbonus, per cui non sarà più possibile ricorrere alla cessione del credito o allo sconto in fattura. In attesa della pubblicazione del testo, gli uffici della Ricostruzione non si esprimono, ma a detta degli ingeneri si profila grande confusione soprattutto per gli interventi già avviati e programmati. La cessione dei crediti di imposta avrebbe generato 110 miliardi di euro da coprire.

Si parla dell’applicazione di questa misura solo agli interventi ex novo, ma come sottolinea il presidente dell’Ordine “ci sono numerosi abbattimenti di edifici danneggiati, programmati grazie agli incentivi. Se non si riesce a fare quegli abbattimenti, viene compromesso anche il piano di ricostruzione. Esistono numerosi cittadini del cratere che hanno liberato gli immobili per l’abbattimento e si sono caricati l’onere dell’affitto nei tempi di ricostruzione. Ora quegli interventi rischiano il blocco e sarà difficile per loro tornare indietro in case, dove spesso sono stati tolti anche i sanitari. Da cittadino sono preoccupato per il clima di incertezza e da ingegnere sono disperato, da presidente dell’Ordine terrorizzato. Esiste una moltitudine di professionisti, non solo ingegneri, che hanno investito risorse economiche e lavoro per progetti che, attualmente non si sa che fine faranno, la grand incognita sono gli interventi non conclusi”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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