Vendita good bank, si temono tagli per l’occupazione

Grande incertezza, paura di perdere il posto di lavoro. Ma anche preoccupazione per le possibili ricadute sull’economia del territorio, di un credit crunch che potrebbe crescere, dopo l’ingresso di Nuova Banca Marche in Ubi. Nella giornata della presentazione dell’offerta vincolante di acquisto a un euro da parte di Ubi per 3 Good Bank (Marche, Chieti e Etruria) e’ questo il clima che si respira tra i lavoratori di Nuova Banca Marche. Dichiarazioni ufficiali pero’ nessuna: i sindacati attendono che il 18-19 gennaio il Fondo nazionale di risoluzione approvi l’offerta per dare il via al confronto sull’impatto della “realizzazione di significative economie di scala” e “razionalizzazione della forza lavoro”, che potrebbe comportare entro il 2020 un taglio del 30% dei 4.800 dipendenti delle 3 banche. “Attendiamo il piano industriale: il confronto per noi si apre dalla prossima settimana, se l’offerta verra’ accettata”, spiegano fonti sindacali. Numeri certi, per ora, non ce ne sono, ma lo scenario piu’ temuto e’ un taglio di circa 1.700 dipendenti per le tre Good Bank, fino a 800-900 lavoratori per la sola Nuova Banca Marche.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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