Cosa pensare di queste elezioni anticipate

di Achille Lucio Gaspari*

Vorrei fare in via preliminare un confronto tra la Prima e la Seconda Repubblica per quanto riguarda la durata dei Governi e delle Legislature. I partiti dell’Arco Costituzionale venivano accusati di determinare una vita media dei Governi di circa un anno. E di aver causato talvolta anche la necessità di ricorrere ad elezioni anticipate. La principale colpa di questo stato di cose veniva attribuita alla legge elettorale proporzionale senza sbarramento e con le preferenze. In effetti la durata media dei Governi non era elevata ma il governo subentrante non modificava il lavoro fatto da quello precedente e non esisteva lo spoiling system. Nella Seconda Repubblica sono cambiati ripetutamente i partiti politici e la legge elettorale. Ma la stabilità dei governi e delle legislature non è affatto migliorata e il governo subentrante ha sistematicamente demolito le realizzazioni di quello precedente; ad esempio si consideri il variare delle norme che regolano la immigrazione clandestina

Il licenziamento di Mario Draghi

Il licenziamento di un governo e la fine anticipata della legislatura non sono una novità ma in questo caso si tratta di un fatto grave e che, se tutti i partiti di governo avessero un senso di responsabilità verso la Nazione , non avrebbe assolutamente dovuto verificarsi. Dopo il governo giallo-verde abbattuto da Salvini che voleva monetizzare il successo ottenuto alle europee, e quello giallo-rosso che ha messo insieme nemici acerrimi, si è giunti alla costituzione di un governo di unità nazionale con la sola opposizione di Fratelli d’Italia . Questa decisione meritoria è stata motivata dalla grave situazione economica determinata dalla pandemia e successivamente da un forte aumento dell’inflazione causato da un rialzo dei prezzi dell’energia e delle materie prime. A governare questa situazione e il successivo utilizzo degli aiuti europei è stato chiamato Mario Draghi il nostro miglior personaggio che aveva già dimostrato tutto il suo valore durante la presidenza della BCE. La proditoria aggressione della Russia all’Ucraina con le necessarie sanzioni contro gli aggressori e la prevedibile risposta penalizzante per noi a causa della riduzione delle quantità e dell’aumento dei prezzi del metano richiedevano che il lavoro del governo non fosse minimamente disturbato e che tutti i partiti anteponessero l’interesse dello Stato al proprio interesse.

Chi ha tradito l’interesse dello Stato e perché lo ha fatto?

Non era certo la Meloni, che è stata sempre alla opposizione, a dover sostenere il governo Draghi. Questo spettava ai partiti che costituivano la maggioranza. Il primo a picconarla è stato Giuseppe Conte. Ha ereditato come premier un partito che Di Maio aveva portato allo straordinario successo elettorale del 33,7% e lo ha ridotto tra abbandoni, scissioni e crollo dei consensi alla previsione dei sondaggi che gli attribuisce il 10% .La classe non è acqua, non si diventa statisti dall’oggi al domani, e quindi il nostro Giuseppi ha pensato di utilizzare la stravagante trovata del non voto di fiducia per il decreto Aiuti ritenendo di poter risollevare in questo modo il trend negativo dei sondaggi. Ha quindi modificato la maggioranza sottraendosi al sostegno del governo pronto a ripetere lo stesso comportamento dopo le dichiarazioni alle Camere del Presidente del Consiglio. Anche Salvini e Berlusconi, confortati dai sondaggi favorevoli, avevano deciso da tempo di anteporre i loro interessi particolari a quelli generali. Questo è provato dalle ripetute critiche che il Segretario della Lega rivolgeva a Draghi, e dagli squallidi spot elettorali in stile 1994 che Berlusconi ci propinava su Rete 4. La richiesta di un nuovo governo senza i 5 Stelle era solo un pretesto perché Draghi anche prima delle sue dichiarazioni alle Camere aveva comunicato che era indisponibile a guidare qualsiasi governo diverso da quello di unità nazionale. Le decisioni di Conte avrebbero determinato lo scioglimento delle Camere perché Mattarella non avrebbe scelto altri Presidenti del Consiglio per dar vita ad alternative forme di governo. Berlusconi e Salvini avrebbero ottenuto le elezioni senza sporcarsi le mani lasciando fare a Conte. Perché dunque la scelta di non votare la fiducia a Draghi? Per ingenuità? Non credo proprio. Hanno voluto dare un segnale al proprio elettorato che erano decisi a passare all’opposizione a fianco della Meloni

Cosa fare ora?

I cittadini che hanno a cuore il bene dello Stato non possono rimanere indifferenti rispetto all’azione sconsiderata di Berlusconi, Conte e Salvini. E’ vero che i sondaggi danno la Destra (chiamiamola con il suo vero nome) vincente. Ma le cose potrebbero cambiare. A Salvini è bastato il solo tentativo di andare a elezioni per perdere oltre la metà dei consensi. La Meloni è sempre stata coerentemente all’opposizione ma chi volesse votare per la Destra sa perfettamente che Fratelli d’Italia da solo non può vincere e ci vuole molto pelo sullo stomaco per imbarcare in questa avventura la Lega e quel che resta di Forza Italia. Sta al PD condurre una abile campagna elettorale allontanando i 5 stelle e aprendo in modo totale verso il centro. L’attuale governo, pur con il limite di essere in carica per gli affari correnti, sta svolgendo un ottimo lavoro per contrastare gli eventi negativi che si stanno profilando all’orizzonte. E’ necessario che i vari partitini centristi non siano funzionali a procurare qualche seggio per i vari capetti che rischiano la poltrona. Un forte senso di cooperazione , un programma comune che tragga elementi importanti dalla Agenda Draghi, nella speranza di un coinvolgimento fattivo e non solo di idee e di proposte del nostro attuale Premier potrebbe far tornare al voto una quota importante di astensionisti cronici. I sondaggi si subiscono o si determinano. La speranza è che una coalizione di Forze che pongono nel bene comune il loro obiettivo li possa determinare in senso favorevole.

*Professore Ordinario Emerito, Direttore Sezione Clinica Chirurgica, Facoltà di Medicina e Chirurgia
Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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Un commento

  1. Maria Teresa Graziadio

    Lucida analisi politica esposta in modo chiaro e comprensibile a tutti , anche ai”non addetti ai lavori”. La conclusione?Spes ultima dea…

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