L’articolo di Scalfari

L’articolo di Scalfari

Sulla Repubblica di domenica 30 giugno Scalfari ha pubblicato un articolo dal titolo il Bene dell’Africa che ho letto con molta sorpresa per le affermazioni ivi contenute. L’articolo inizia con una superficiale descrizione della storia dell’Italia che sembra il riassunto del Bignami, un libricino che riassumeva le materie scolastiche e quindi anche la storia ed era utilizzato dai liceali fannulloni. Prosegue col fare un paragone che non sta in piedi tra Salvini e Mussolini. Il duce era un autodidatta che seguiva le teorie filosofiche di Ugo Spirito , di Giovanni Gentile e di Spengler che riteneva la civiltà occidentale in fase di decadenza e destinata ad un periodo di cesarismo. Sulla base di queste teorie Mussolini si sentiva un nuovo Cesare destinato a diffondere la civiltà romana e a trovare una terza strada, lo stato totalitario, che mediasse e superasse il supercapitalismo e il comunismo. In questa situazione in evoluzione l’Italia doveva trovare un posto stabile tra le potenze europee e mondiali. Salvini segue solo le discutibili teorie economiche di Claudio Borghi l’inventore dei mini bot.. Non è contro la democrazia parlamentare e lo stato democratico. Non pensa di essere un predestinato a portare l’Italia tra le grandi potenze. Non è disposto però a far trattare l’Italia da colonia come fosse un paese a sovranità limitata come ci considera il presidente tedesco che ci fa lezione di comportamento e decide lui chi è colpevole di violare le leggi di uno stato straniero e chi invece è innocente ,dimenticando che l’Italia è uno stato di diritto, la magistratura è un potere indipendente e deve svolgere il suo lavoro senza pressioni estranee.

La sovrappopolazione dell’Africa

Afferma ,e su questo siamo d’accordo, che l’Africa è destinata ad un aumento notevolissimo della popolazione e che noi dovremmo avere con gli stati africani buoni rapporti come la Russia , gli Stati Uniti e la Cina ma noi non possiamo avere queste relazioni perché Salvini è anti africano. Affermazione questa veramente ridicola. Russia ,Stati Uniti ed in particolar modo la Cina sfruttano le risorse africane mentre l’Italia ha con gli stati del continente un rapporto paritario. Salvini sarebbe anti africano perché vuole una immigrazione legale e regolata e si oppone agli arrivi indiscriminati di sconosciuti su barconi forniti dai trafficanti di uomini; problema questo dei barconi provenienti dall’Africa che non mi sembra affligga la Russia, la Cina e gli Stati Uniti

Il paradiso comunista

La sinistra italiana origina dal Partito Comunista che secondo i dettami di Marx voleva conservare le libertà borghesi coniugandole all’egalitarismo. Dimentica che Marx era un sostenitore della proprietà popolare dei mezzi di produzione e dell’economia collettivistica. Dove questo sistema fu realizzato produsse miseria e povertà; la crescita economica della Cina si è verificata con l’abbandono di questo sistema e l’adozione della economia capitalista. Quanto alle libertà “borghesi” non mi pare che esse siano state conservate. Il comunismo è costato in Russia milioni di morti come ebbe a svelare Kruscev, e ha causato sanguinose rivolte a Berlino est e in Ungheria. Della sovranità limitata ne sanno qualcosa la Polonia, l’Ungheria, la Bulgaria, la Cecoslovacchia e i paesi baltici. La storia ha fatto un vero e proprio esperimento scientifico dividendo in due la Germania e sottoponendola a due regimi diversi.Il risultato è evidente e il muro lo hanno costruito i comunisti per impedire ai loro cittadini di scappare dal quel paradiso verso l’occidente, pagando spesso con la vita l’audacia di sfidare la sorveglianza dei Vopos

Berlinguer e il Partito Democratico

Secondo Scalfari il PD trae origine dal Partito Comunista di Berlinguer che seppe coniugare egualitarismo e libertà democratiche come auspicato da Marx. Questa è una affermazione priva di consistenza. Berlinguer cercava una terza via che non esiste tra libertà democratiche e comunismo. Togliatti voleva in Italia la dittatura del proletariato attraverso un partito unico, la economia collettivista e l’alleanza alla Unione Sovietica. Il suo vice Secchia pensava addirittura ad una rivolta armata, cosa che non ci fu perché al realismo politico di Togliatti appariva evidente che questo programma fosse irrealizzabile. Accettare il concetto di libertà democratiche , di economia di mercato e di alleanza atlantica non fu una miracolosa conquista di Berlinguer ma una evoluzione lenta sotto lo stimolo costante delle forze democratiche e l’azione dei loro uomini come mi ha raccontato Remo Gaspari ,che di queste lotte coronate da successo verso la libertà e la democrazia, fu uno dei protagonisti.

di Achille Lucio Gaspari

 

 

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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