Stellantis Atessa: una nave alla deriva per l’assenza di “timonieri” nella tempesta dell’automotive, ovvero, quando la politica del “solo parole” diventa il plotone di esecuzione del “furgone”!

di Angelo Orlando*

Tragedia in molti atti, con la politica indifferente agli schiaffi della realtà!

PRIMA PREMESSA:

Leggete questa: “ La corrida spagnola di Stellantis, in uno stabilimento prodotto il doppio delle vetture sfornate in Italia. Non è passato inosservato che un solo stabilimento di Stellantis in Spagna sforni il doppio delle auto prodotte in tutte le fabbriche italiane del Gruppo.… Ora però c’è un altro fronte che potrebbe aumentare la sonoriità dei mugugni italiani: MilanoFinanza ha infatti riportato che con ogni probabilità lo stabilimento iberico di Vigo il prossimo 31 dicembre festeggerà il record di 600.000 auto sfornate. Primato storico per l’impianto, l’ultimo di una lunga altra serie, peraltro. Soltanto lo scorso ottobre infatti, una nota stampa del gruppo festeggiava un altro ragguardevole traguardo che stride con la situazione italiana (in particolar modo con quella vissuta ad Atessa): il superamento della produzione di  2 milioni di unità di veicoli commerciali leggeri di ultima generazione dei marchi Peugeot, Citroen, Opel/Vauxhall, Fiat.” Lo stabilimento Stellantis di Vigo-recita il comunicato stampa-è specializzato nella produzione di veicoli commerciali. Dall’inizio dell’attività nel 1958, ha prodotto oltre 16 milioni di veicoli, di cui 8,2 milioni sono veicoli sono veicoli commerciali leggeri, che rappresentano il 51% del volume di produzione totale dello stabilimento. Vanta inoltre una vasta esperienza alla produzione di veicoli elettrici, iniziata nel 1995 con l’iconica Citroen C 15” (Starmag, 5 dicembre 2025).

SECONDA PREMESSA.

Il 26 ottobre 2025, l’ex CEO di Stellantis ,Carlos Tavares, pubblica in Francia la sua  autobiografia: “Un pilota nel cuore della tempesta”.

Uno dei capitoli del libro: “ La vettura elettrica, l’Europa nel pantano…”.

Ecco  il concerto di “voci “ per uscire dal “pantano”ridisegnando la geografia di equilibri e rapporti tra gli stati europei:

  • “ L’UE pronta a riscrivere la regole sulle auto. Benzina, elettriche, biocarburanti: le scelte possibili e l’impatto su industria ambiente” ( Open, 10 ottobre 2025).
  • Accordo Ue su target clima, -90% di emissioni nocive al 2040 con flessibilità.… Il compromesso prevede che il target del 90% di riduzione delle emissioni nocive sia “legalmente vincolante”,… Contro il compromesso hanno votato tra gli altri l‘Ungheria, la Polonia, la Slovacchia.si sono astenuti il Belgio e la Bulgaria…” (Il sole 24 ore) 5 novembre 2025) –Segnatevi i nomi!-
  • “La Francia e la Spagna vogliono chiudere l’epoca delle vetture a benzina: la guerra con la Germania e l’Italia è solo all’inizio” ( Frandroid, 24 ottobre 2025).
  • “Il tentativo disperato dalla Germania contro il divieto di vendita di vetture termiche in Europa: la ricarica obbligatoria degli ibridi ricaricabili” ( Frandroid 29 ottobre 2021).
  • “Francesi e spagnoli difendono il divieto delle vetture termiche.
  • Parigi e Madrid mantengono il punto malgrado le resistenze.
  • Un’opposizione frontale ai veicoli ibridi ricaricabili.
  • La Germania e la Spagna e l’Italia pronti alla battaglia.
  • I sindacati suonano il campanello d’allarme.
  • Le sfide economiche ridisegnano la carta dell’Europa” (Rouleur electricque, 3 novembre 2025).

ATTO I : La “ strana?” alleanza tra chi soffre la crisi ( l’Italia) e chi nella crisi cresce ( gli altri 5 firmatari della lettera)!

“La lettera di Giorgia Meloni e altri 5 leader Ue alla Commissione: “ Auto ibride e biocarburanti anche dopo il 2035”. “ Il governo italiano aumenta il pressing su Bruxelles in vista dell’imminente revisione delle regole sul settore automotive: “ Non c’è nulla di verde in un deserto industriale”. Mentre l’automotive attende con il fiato sospeso la nuova proposta della Commissione europea per rivedere le regole del settore, si intensifica il pressing dei governi Ue. In una lettera congiunta Italia, Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia, Bulgaria e Ungheria- ricordate i nomi di prima!- chiedono ai vertici comunitari di “abbandonare una volta per tutte il dogmatismo ideologico che ha messo in ginocchio interi settori produttivi” e applicare “pienamente il principio della neutralità tecnologica” (Open, 5 dicembre 2025,  in felice coincidenza con la presa di posizione dell’assessore Magnacca!).

Analizziamo ora la realtà dell’automotive nei 5 paesi della nuova alleanza:

  1. “La Polonia si afferma, ad oggi, come uno dei maggiori Hub produttivi dell’Europa centrale per l’industria automobilistica. Con un contributo al Pil nazionale di circa il 4%, il settore automotive è in piena trasformazione e sta puntando sempre più sulla produzione di veicoli commerciali ibridi ed elettrici. Tra i principali gruppi internazionali presenti con impianti produttivi… si segnalano Mercedes Benz, Stellantis, Toyota, Volkswagen, Volvo… specializzati nella produzione di veicoli passeggeri, commerciali e componenti avanzati… Da febbraio 2025 è attivo il nuovo programma “NASZEauto”. L’iniziativa è rivolta all’acquisto e al leasing di veicoli elettrici nuovi della categoria M1. … La Polonia ospita oltre 1000 aziende fornitrici per l’industria automobilistica, comprese realtà di rilievo internazionale come Forvia..Magneti Marelli….Il comparto della componentistica è fortemente sviluppato con specializzazioni nei seguenti settori: motori, trasmissioni elettroniche, sensori, interni e sedili… Nel 2024 il comparto ha registrato un export di 17,5 miliardi di euro, in crescita del 4% rispetto al 2023, mentre l’export complessivo del settore automotive si è attestato a 45,5 miliardi di euro” ( Report Confindustria Polonia).
  2. “La Slovacchia è diventata un importante polo per l’industria automobilistica europea, con diversi colossi globali che hanno scelto il paese come sede per i loro stabilimenti produttivi.il settore automobilistico è il motore cruciale dell’economia slovacca. (AtoZ SerwisPlus, 23 ottobre 2024).
  3. “Cina e Bulgaria discutono di cooperazione nel settore automobilistico… Oltre 50 aziende bulgare e cinesi hanno partecipato al forum organizzato dall’ambasciata cinese in Bulgaria e dalla Camera di commercio e industria bulgara (BCCI). L’ambasciatore cinese in Bulgaria,… ha affermato che l’evento è pienamente coerente con le aree prioritarie, la direzione dello sviluppo e l’esigenza di cooperazione di entrambi i paesi, fornendo una piattaforma preziosa per approfondire il partneriato bilaterale… ha affermato che i settori automobilistici dei due paesi hanno mantenuto una stretta collaborazione e che aziende cinesi, come Great Wall e Donfeng, vantano molti anni di esperienza in Bulgaria. …viceministro dell’economia e dell’industria della Bulgaria ha affermato che l’industria automobilistica nel suo paese ha registrato uno sviluppo significativo negli ultimi anni e impiega più di 75.000 persone in più di 350 aziende. La Bulgaria è profondamente integrata nel settore automobilistico. . Attualmente, l’80% dei sensori di tutte le auto europee è prodotto in Bulgaria… ( Xinhua, 26 novembre 2025)
  4. Già oltre 1 milione di veicoli prodotti nel 2025 nella Repubblica ceca: boom della produzione di veicoli elettrici… L’industria automobilistica ceca ha prodotto un totale di 1.089.416 vetture nei primi nove mesi del 2025… Con 705.393 veicoli prodotti (+4,8%) Skoda auto si conferma leader indiscusso del mercato tra i costruttori cechi. Anche la mobilità elettrica sta prendendo piede…. I modelli elettrici rappresentano ora il 22,5% della produzione totale… All’inizio di settembre, il colosso automobilistico giapponese-Toyota-ha annunciato che avrebbe investito centinaia di milioni di euro nel suo stabilimento di Kolin per la produzione di un nuovo veicolo elettrico a batteria. La decisione garantisce la sicurezza del sito a lungo termine e crea centinaia di nuovi posti di lavoro nella regione”( Praguedaily, 30 ottobre 2025).
  5. Ungheria: Hub automobile elettrica europeo… Chi avrebbe mai detto che l’Ungheria, un paese di soli 10 milioni di abitanti e senza una radicata tradizione stesse emergendo come campione europeo dell’industria automobilistica, superando nazioni come Francia Italia che insieme contano oltre 212 milioni di abitanti, un Pil complessivo di circa 47 volte maggiore ed una lunga storia del settore con oltre 15 grandi marchi storici?… La vera svolta però è arrivata con la mobilità elettrica…., La difficoltà dell’industria automobilistica nella transizione verso l’elettrico ha lasciato spazio ad attori asiatici che vedono dall’Ungheria un terreno fertile per espandere la propria presenza in Europa ed evitare i dazi. Oggi l’industria automobilistica rappresenta il 20% del Pil ungherese… La produzione è aumentata del 10,5% su base annua. Il vero vantaggio competitivo dell’Ungheria risiede nella produzione di batterie per veicoli elettrici.…L’obiettivo dichiarato è raddoppiare la produzione automobilistica e collocare l’Ungheria tra i primi cinque paesi al mondo per capacità produttiva…” (Ici partners, 19 dicembre 2024).

Ma questi sono “ alleati” o “concorrenti” pronti a sfruttare l’assenza di una politica industriale in Italia?

Se questa è la realtà ,qualcuno può essere autorizzato a pensare che le iniziative del Governo e il sonno dell’opposizione  portino a a realizzare la profezia di Tavares: “Stellantis finirà spartita tra cinesi e americani” (Quattroruote, 24 ottobre 2025).

Ma, il destino dell’automotive in Italia, o, almeno, di quello che ne resterà se non si interviene, sarà affidato a Orbán, l’avanguardia della Cina, e all’”amico” Trump?

Purtroppo, questo è solo l’Atto I

*Insegnante, viene eletto al Senato della Repubblica nel 1994 nelle file di Rifondazione Comunista e per la XII legislatura fa parte della Commissione Finanze e Tesoro e di quella Agricoltura. Successivamente è per due mandati consigliere regionale in Abruzzo sempre per il PRC.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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2 Commenti

  1. La cosa che colpirà, anche in questa occasione, sarà la totale “miopia” della classe politica abruzzese che senza nemmeno ringraziare, per la preziosa collaborazione il nostro senatore, si adonterà perché lo stesso coglie in fallo le stupidate propagandate, da un Presidente di Regione (eletto per caso), sulla vicenda Stellantis e amplificate, per ingenuità, dall’Assessora alle Attività produttive.

  2. La cosa che colpirà, anche in questa occasione, sarà la totale “miopia” della classe politica abruzzese che senza nemmeno ringraziare, per la preziosa collaborazione il nostro senatore, si adonterà perché lo stesso coglie in fallo le stupidate propagandate, da un Presidente di Regione (eletto per caso), sulla vicenda Stellantis e amplificate, per ingenuità, dall’Assessora alle Attività produttive.

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