Con 2.578.052 domande presentate, per un importo globale di circa 221 miliardi, il dettaglio degli aiuti sotto forma di prestiti garanzia si presenta così distribuito: 1.179.579 le richieste di finanziamento fino a 30.000 euro per un totale di 22,9 miliardi (importo medio di 19.476 euro) e 1.398.473 le richieste di finanziamento superiori a 30.000 euro per un totale di 197,5 miliardi (importo medio di 141.258 euro). Analizzando nel dettaglio le operazioni di importo superiori a 30.000 euro, sino a ora la maggior fetta di finanziamenti è andata alle regioni del Nord (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna) con 103,3 miliardi, assorbendo circa il 52,3% delle risorse complessive per questa fascia di importo. Segue l’area del Centro Nord con 47,7 miliardi, di cui il 37% destinato al Lazio, il 34% alla Toscana, l’8% all’Abruzzo e il restante 21% distribuito tra Umbria e Marche. Il tessuto delle piccole e medie imprese tricolori, che è concentrato nel Sud Italia, ha invece ricevuto solo il 17,62% dei finanziamenti superiori a 30.000 euro. In particolare, il Molise e la Basilicata sono le regioni con le percentuali più basse di aiuti pubblici in questa categoria di importo (rispettivamente lo 0,3% e lo 0,5%), seguite da Calabria (1%) e Sardegna (1,4%). Anche in termini di numero di operazioni, le regioni con il numero inferiore di richieste sono rappresentate dal Molise (5.411) e Basilicata (8.442) – rispetto a un numero nazionale medio di 1-398.473 – che insieme a Sicilia, Puglia e Basilicata hanno beneficiato complessivamente lo 0,8% delle operazioni totali. Tra le regioni del Meridione, il picco di finanziamenti è stato erogato in favore della Campania che con il 6,5% del totale delle risorse erogate per classe di importo, ha beneficiato di 12,9 miliardi di euro di aiuti statali. In termini di distribuzione e concessione, le percentuali e i grandi numeri si ripetono anche con riferimento alle operazioni di importo inferiore a 30.000 euro, dove, su 1.179.579 operazioni, più di un quarto sono state presentate nelle regioni con il maggior numero di imprese e lavoratori del territorio nazionale e che, probabilmente, sono anche state colpite in maggior misura dalla crisi: si tratta della Lombardia (16,4%) e Lazio (9,1%) seguite dall’Emilia Romagna (8,8%) e Veneto (8,2%).
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