Il comparto calzaturiero italiano nei primi nove mesi del 2022, rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, registra un incremento a doppia cifra del fatturato (+13,9% tra le aziende del campione di Associati). È la fotografia scattata dal Centro Studi di Confindustria Moda per Assocalzaturifici che evidenzia anche un aumento dell’export (+23,7% in valore e +11,7% in volume, trainato dalle griffe del lusso), che ha già superato i livelli pre-Covid (con l’eccezione, però, delle scarpe con tomaio in pelle, che presentano un gap del -11% in quantità sul 2019). Nel report emerge anche la risalita nei consumi interni: +13,3% in spesa gli acquisti delle famiglie, ma ancora -3,5% sulla situazione già largamente insoddisfacente di tre anni addietro. Analizzando nel dettaglio le esportazioni, le vendite estere di calzature hanno raggiunto (operazioni di pura commercializzazione incluse) l’ennesimo primato in valore, toccando i 9,35 miliardi (+23,7% su gennaio-settembre 2021), per un totale di 165,2 milioni di paia (+11,7%).
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