Caro carburante, rincari a valanga sull’85% della spesa

In Italia l’85% delle merci viaggia su strada e per questo l’aumento dei prezzi di benzina e gasolio ha un effetto valanga sui costi delle imprese e sulla spesa di consumatori con il rischio di alimentare psicosi, accaparramenti e speculazioni. Lo afferma la Coldiretti evidenziando che “l’impatto dell’impennata dei costi per l’insieme delle aziende agricole- supera i 9 miliardi di euro. In agricoltura si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio”. La corsa dei carburanti, rileva ancora la Coldiretti, “trascina gli alimentari sugli scaffali cresciuti in media del 7,1% per effetto di aumenti generalizzati di tutti i prodotti a partire dagli oli alimentari di semi (+70,2%) al burro (+22,6%) fino alla pasta (+16,6%)”. Le imprese italiane devono inoltre affrontare un pesante deficit logistico per la carenza di infrastrutture per il trasporto merci con un gap di competitivita’ che penalizza il sistema economico nazionale rispetto agli altri Paesi dell’Unione Europea. In Italia il costo medio chilometrico per le merci del trasporto pesante e’ pari a 1,12 euro/ chilometro, piu’ alto di nazioni come la Francia (1,08 euro/chilometro) e la Germania (1,04 euro/chilometro, ma addirittura doppio se si considerano le realta’ dell’Europa dell’Est come la Lettonia, la Romania o la Polonia secondo l’analisi di Coldiretti su dati del Centro Studi Divulga.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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