L’impegno economico per affittare una casa è passato nell’ultimo anno dal 26 al 30% del reddito familiare. Al contrario, lo sforzo richiesto per l’acquisto è diminuito, scendendo al 18%. La ricerca evidenzia che in ben 17 province italiane, il canone di affitto supera il 30% delle entrate familiari, un dato che suggerisce una crescente difficoltà per le famiglie nell’affrontare il mercato degli affitti. E’ quanto emerge da un’analisi condotta da idealista, portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in Italia, sui dati del quarto trimestre 2024.
Firenze è la città in cui la percentuale del reddito familiare destinata all’affitto è la più alta, arrivando al 48%. Seguono Napoli con il 47%, Como con il 36%, Roma e Venezia con il 41% ciascuna, e Milano con il 40%. In queste città, le richieste dei proprietari superano la soglia del 30% del reddito familiare destinato all’abitazione. A seguire, Massa (34%), Vicenza (32%), Verbania (32%) e Bologna (31%) si collocano sopra la media nazionale del 30%, alla quale si allineano Verona e Barletta. Le province che richiedono il maggiore sforzo per affittare una casa sono Rimini e Belluno, con il 60% del reddito familiare destinato all’affitto. Seguono Milano (45%), Aosta (43%) e Firenze (42%). Oltre il 30% si trovano anche Imperia (38%), Como (37%), Lucca e Roma (35% ciascuna), Napoli e Bolzano (34% ciascuna). Al di sopra della media nazionale, si collocano inoltre Cagliari (33%), Bologna e Savona (32% ciascuna), e Venezia, Brindisi e Oristano (31% ciascuna). Le province che richiedono lo sforzo minore sono Biella (13%), seguita da Terni ed Enna (14% ciascuna). Sforzo per l’acquisto In generale, lo sforzo richiesto per acquistare una casa risulta inferiore rispetto a quello per affittarla, con alcune eccezioni, come nel caso di Bolzano, Trento, Rimini e Pesaro.
A livello provinciale, Bolzano ha il tasso di sforzo più alto (37%), seguita da Savona (34%) e da Imperia e Rimini (entrambi al 33%). Al di sotto della soglia critica del 30%, si trovano 33 macroaree che superano la media nazionale del 18%, con tassi che vanno dal 28% di Napoli al 19% di Bari, Livorno, Pescara, Teramo e Sassari. Infine, 69 province hanno un tasso di sforzo inferiore alla media nazionale, con Biella (5%), Alessandria (7%), Isernia, Terni e Vercelli (8% ciascuna) tra le più favorevoli per l’acquisto di una casa.