Coldiretti, balzo del 58,5% dei reati a tavola

Fanno registrare un balzo del 59% nel 2018 le notizie di reato nel settore agroalimentare che si estendono ai principali comparti, dal biologico al vino, dall’olio all’ortofrutta, dalle conserve ai cereali. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei risultati operativi degli oltre 54mila controlli effettuati dal Ispettorato Centrale Repressione Frodi (ICQRF) nel 2018, resi noti in occasione del sesto Rapporto Agromafie 2018 elaborato da Coldiretti, Eurispes e Osservatorio sulla criminalita’ nell’ agroalimentare, illustrato stamane presso la Scuola Sottufficiali delle Fiamme gialle dell’Aquila, alla presenza tra gli altri del presidente Eurispes, Gianluigi Miglioli, di quello Coldiretti, Ettore Prandini e del presidente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio sulla criminalita’ nel settore agroalimentare, Gian Carlo Caselli. I settori agroalimentari piu’ colpiti da truffe e reati nel 2018 sono il vino con +75% nelle notizie di reato, la carne dove sono addirittura raddoppiate le frodi (+101%), le conserve con +78% e lo zucchero dove nell’arco di dodici mesi si e’ passati da zero e 36 episodi di frode. Nell’ultimo anno sono stati sequestrati 17,6 milioni di chili di alimenti di vario tipo per un valore di 34 milioni di euro con lo smantellamento di un’organizzazione fra Campania, Puglia, Emilia Romagna, Sicilia e Veneto che importava zucchero da Croazia, Isole Mauritius, Serbia e Slovenia e poi lo immetteva nei canali del mercato nero attraverso fatture false per rivenderlo a prezzi stracciati a imprenditori che lo usavano per adulterare il vino. 

Piu’ di un italiano su cinque (17%) e’ stato vittima di frodi alimentari nel 2018 con l’acquisto di cibi fasulli, avariati e alterati ed effetti anche sulla salute, secondo l’indagine Coldiretti dalla quale si evidenzia che ben l’88% dei cittadini nel momento di fare la spesa e’ preoccupato dell’idea che nei negozi ci siano in vendita prodotti alimentari pericolosi per la salute. Sotto accusa sono soprattutto i cibi low cost dietro ai quali spesso si nascondono, infatti, ricette modificate, l’uso di ingredienti di minore qualita’ o metodi di produzione alternativi ma – denuncia la Coldiretti – possono a volte mascherare anche vere e proprie illegalita’, come e’ confermato dall’escalation dei sequestri. Le difficolta’ economiche hanno costretto molti italiani a tagliare la spesa alimentare e a preferire l’acquisto di alimenti piu’ economici prodotti spesso a prezzi troppo bassi per essere sinceri, che – sostiene la Coldiretti – rischiano di avere un impatto sulla salute. L’agricoltura e l’alimentare sono infatti considerate aree prioritarie di investimento dalla malavita che ne comprende la strategicita’ in tempo di crisi perche’ del cibo, anche in tempi di difficolta’, nessuno potra’ fare a meno, ma soprattutto perche’ consente di infiltrarsi in modo capillare nella societa’ civile e condizionare la vita quotidiana delle persone in termini economici e salutistici. Di fronte al moltiplicarsi dei casi di frode e contraffazione alimentare piu’ della meta’ italiani (51%) chiedono – continua la Coldiretti – che venga sancita la sospensione dell’attivita’. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

Controllate anche

Turismo all’aria aperta, attese 56,5 milioni di presenze

Il settore del turismo all’aria aperta attende una stagione 2024 molto positiva secondo i dati …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *