Coldiretti, per la prima volta l’export di cibo supera l’import

Le esportazioni agroalimentari italiane per la prima volta negli ultimi 30 anni superano le importazioni di oltre 3 miliardi di euro, una condizione ottimale per far crescere il Made in Italy e ridurre la dipendenza dall’estero da dove arriva ancora un prodotto su quattro. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Istat, in occasione del summit della Coldiretti con il Governo “Recovery ‘Food’, l’Italia riparte dal cibo” . Se le vendite all’estero nel 2020, infatti, hanno raggiunto il valore record di 46,1 miliardi con un aumento dell’1,7% rispetto all’anno precedente, l”import e’ sceso a 43 miliardi. Una svolta che offre grandi opportunita’ per il Made in Italy che, dopo essere stato sottovalutato per decenni, ha accumulato un deficit produttivo di autoapprovvigionamento pari al 25% dei consumi a tavola, dalla carne al latte ai cereali, fatta eccezione solo per vino, frutta e carni avicole. Con la pandemia, precisa la Coldiretti, si e’ aperto infatti uno scenario di riduzione degli scambi commerciali, accaparramenti, speculazioni e incertezza che spinge la corsa degli Stati ai beni essenziali. A difesa della sovranita’ alimentare dell’Unione, sottolinea la Coldiretti, l’Italia puo’ schierare 740 mila imprese agricole che, insieme a 70 mila industrie , 330 mila realta’ della ristorazione e 230 mila punti vendita, generano 538 miliardi di valore lungo la filiera e garantiscono 3,6 milioni di posti di lavoro

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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