Coldiretti: Stop alle frodi, import di derivati del pomodoro dalla Cina cresce del 17%

“L’attività di contrasto alle frodi è importante in una situazione in cui, nel 2020, sono aumentate del 17% le importazioni di derivati del pomodoro dalla Cina che con la spedizione di 69 milioni di chili è il principale fornitore dell’Italia nell’anno del Covid”. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Istat divulgata in occasione del sequestro da parte dei carabinieri per la tutela agroalimentare di 4.477 tonnellate di pomodoro, per lo più confezioni di conserve (3.500 tonnellate) etichettate come ” pomodoro 100% italiano” o “100% toscano” assieme al prodotto semilavorato e concentrato di pomodoro di provenienza estera nel deposito Italian Food spa del Gruppo Petti nello stabilimento di Venturina (Livorno). “Occorre vigilare – scrive Coldiretti Toscana – poiché nell’ultimo anno si è verificato un aumento degli sbarchi dall’estero di derivati di pomodoro che arrivano per quasi l metà dalla Cina in fusti industriali da 200 chili di peso di concentrato da rilavorare e confezionare”. I derivati del pomodoro, secondo le stime di Coldiretti, sono il condimento più apprezzato dagli italiani che ne consumano circa 30 chili a testa all’anno a casa, al ristorante o in pizzeria: ad essere preferiti, sono stati nell’ordine le passate, le polpe o il pomodoro a pezzi, i pelati e i concentrati.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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