Economia sommersa crolla nel 2020 a 174,6 miliardi di euro a causa della pandemia

La crisi del 2020 legata alla pandemia colpisce anche l’economia non osservata che crolla del 14,1% mentre l’incidenza scende al 10,5% del Pil. Lo rileva l’Istat. Nel 2020 il valore dell’economia non osservata si riduce a 174,6 miliardi di euro. L’economia sommersa si attesta a poco più di 157 miliardi di euro mentre le attività illegali superano di poco i 17 miliardi. Rispetto al 2019, il valore dell’economia non osservata si e’ ridotto complessivamente di quasi 30 miliardi. Le unità di lavoro irregolari stimate nel 2020 sono 2 milioni 926 mila, in calo di circa 660 mila rispetto all’anno precedente.
La crisi pandemica impatta in maniera significativa sull’economia non osservata facendo registrare un calo molto maggiore di quello registrato dal Pil. Le principali componenti dell’economia sommersa sono costituite dal valore aggiunto occultato tramite comunicazioni volutamente errate del fatturato e/o dei costi o generato mediante l’utilizzo di lavoro irregolare. Ad esso si aggiunge il valore dei fitti in nero, delle mance e una quota che emerge dalla riconciliazione fra le stime degli aggregati dell’offerta e della domanda.

L’economia illegale include sia le attività di produzione di beni e servizi la cui vendita, distribuzione o possesso sono proibite dalla legge, sia quelle che, pur essendo legali, sono svolte da operatori non autorizzati. Nel 2020 il valore aggiunto generato dall’economia non osservata, ovvero dalla somma di economia sommersa e attività illegali, si e’ attestato a 174,6 miliardi di euro, con una flessione del 14,1% rispetto all’anno precedente (203,3 miliardi di euro), più accentuata rispetto alla contrazione del Pil indotta dalla crisi pandemica (-7,6%).

L’incidenza dell’economia non osservata sul Pil si e’ di conseguenza ridotta di 0,8 punti percentuali, portandosi al 10,5% dall’11,3% del 2019. La contrazione e’ stata generalizzata per tutte le componenti dell’economia non osservata: il valore aggiunto da sotto-dichiarazione e’ diminuito di 10,7 miliardi di euro rispetto al 2019, quello generato dall’impiego di lavoro irregolare di 14,6 miliardi, mentre le altre componenti hanno registrato un calo di 1,2 miliardi. Per la prima volta dal 2015, anche l’economia illegale ha segnato una contrazione, riducendosi di oltre 2,1 miliardi rispetto all’anno precedente.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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