Emergenza Cybercrime, provoca danni del 6% al Pil mondiale

Un impatto stimato del 6% del Pil mondiale in termini di danni economici. La cybersicurezza è diventata oramai un’urgenza mondiale al pari dei cambiamenti climatici. Per il primo semestre 2021 sono stati analizzati 1.053 attacchi cyber gravi, il 24% in piu’ rispetto allo stesso periodo del 2020. La media e’ di 170 attacchi gravi al mese, contro i 156 del 2020. Questa escalation e’ fotografata dal Rapporto redatto periodicamente dal Clusit, l’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica. Secondo i ricercatori, nel periodo considerato sono aumentati sensibilmente gli attacchi verso realta’ basate in Europa: un quarto degli attacchi sono infatti diretti verso quest’area, in crescita del 10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’analisi degli attacchi in Italia – svolta da Fastweb – ha registrato nel semestre 36 milioni di eventi malevoli, in aumento del 180% rispetto allo stesso periodo 2020. E la cronaca ci ha mostrato come nel nostro paese si e’ registrata una epidemia di attacchi ransomware, i piu’ clamorosi quelli alla Regione Lazio e alla Siae.

Secondo il rapporto, a livello mondiale, le perdite stimate per le falle della cybersecurity sono pari a 6 trilioni di dollari per il 2021 ed incidono ormai per una percentuale significativa del Pil mondiale, con un tasso di peggioramento annuale a due cifre ed un valore pari a tre volte il Pil italiano. Nel semestre considerato dal Rapporto sono stati registrati il 24% in piu’ di attacchi gravi; quelli con effetti “molto critici o devastanti” sono passati dal 49% al 74%. Analizzando le categorie, sono aumentati del 21% gli attacchi gravi compiuti per finalita’ di Cybercrime, cioe’ per estorcere denaro (sono l’88% del totale). In diminuzione, invece, quelli classificati come attivita’ di ‘Cyber Espionage’ (-36,7%), dopo il picco straordinario del 2020 dovuto principalmente allo spionaggio relativo allo sviluppo di vaccini e cure per il Covid-19. Tra le tecniche d’attacco il ‘malware’ rappresenta il 43% del totale, in crescita del 10,5%. In termini percentuali la categoria piu’ colpita e’ ‘Government’ che rappresenta il 16% del totale; al secondo posto ancora la Sanita’ con il 13% degli attacchi totali, al terzo ‘Multiple Targets’, che in questo semestre rappresenta il 12% delle vittime. Quest’ultima tecnica registra una diminuzione perche’, spiega il Clusit, “siamo di fronte a un cambio di strategia da parte degli attaccanti che privilegiano attacchi gravi mirati verso singoli bersagli” con tecniche di tipo ransomware.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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