Export, l’alimentare Made in Italy cresce dell’11,2 per cento nel 2021

L’alimentare Made in Italy fa registrare il record storico nelle esportazioni con un balzo dell’11,2 per cento nel 2021 e punta verso la storica cifra di 50 miliardi di euro mai registrata nella storia dell’Italia. Lo rende noto la Coldiretti, che ha fatto delle proiezioni sulla base dei dati Istat relativi relativi al commercio estero nei primi sei mesi del 2021. Un risultato ottenuto – prosegue il comunicato – nonostante le difficolta’ degli scambi commerciali e il lockdown in tutti i continenti della ristorazione che ha pesantemente colpito la cucina italiana ma anche favorito il ritorno in tutti continenti alla preparazione casalinga dei pasti con il boom delle ricette Made in Italy. L’emergenza sanitaria Covid – precisa la Coldiretti – ha provocato una svolta salutista nei consumatori a livello globale che hanno privilegiato la scelta nel carrello di prodotti alleati del benessere come quelli della dieta mediterranea. E si attende nei prossimi mesi – continua il comunicato – l’impatto positivo sulle vendite all’estero della vittoria agli europei di calcio che hanno dato prestigio all’immagine del Made in Italy. Tra i principali clienti del Made in Italy a tavola ci sono gli Stati Uniti che si collocano al secondo posto ma fanno registrare l’incremento maggiore della domanda con un balzo del 18,4 per cento favorito dall’entrata in vigore l’11 marzo 2021 dell’accordo tra la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente Usa Joe Biden sulla sospensione di tutte le tariffe relative alle controversie Airbus-Boeing che – rileva la Coldiretti – ha eliminato i dazi aggiuntivi del 25 per cento alle esportazioni in Usa di Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Gorgonzola, Asiago, Fontina, Provolone ma anche salami, mortadelle, crostacei, molluschi agrumi, succhi, cordiali e liquori come amari e limoncello. Positivo l’andamento anche in Germania che si classifica al primo posto tra i Paesi importatori di italian food con un incremento del 6,8 per cento, praticamente lo stesso della Francia (+6,7 per cento) che si colloca al terzo posto mentre al quarto la Gran Bretagna dove a causa della Brexit, con l’appesantimento dei carichi amministrativi, l’export alimentare crolla invece del 4,6 per cento. Fra gli altri mercati – evidenzia la Coldiretti – si segnala la crescita del 16,5 per cento in quello russo e un vero e proprio balzo in avanti di quello cinese con + 57,7 per cento. Un successo che – sottolinea la Coldiretti – fa gola ai falsari del Made in Italy con piu’ due prodotti agroalimentari su tre che sono tarocchi per un valore che ha superato i cento miliardi di euro nel mondo, dove continuano ad aumentare come dimostra anche – evidenzia la Coldiretti – la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale cilena delle domande di registrazioni dei tre marchi “Asiago”, “Bologna” e “Parmesan” da parte del Consorzio statunitense Ccfn (Consortium of common food names).

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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