Le imprese puntano sulla formazione secondo un’indagine del Centro Studi Tagliacarne su un campione di 4.000 imprese tra i 5 e i 499 addetti del settore manifatturiero e dei servizi. Nel complesso, il 75,2% delle imprese realizzerà almeno un’attività di formazione tra il 2022 e il 2024, una quota ancora inferiore al periodo pre-Covid (era il 78,6% tra il 2017 e il 2019). Sono più sensibili sulla formazione le attività imprenditoriali guidate da giovani (con una quota del 79,3%), quelle del Mezzogiorno e del Nord-est (entrambi al 77%). Tra le più attive ci sono poi quelle interessate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza: l’89,4% sta puntando sulla formazione e oltre una su tre, tra queste aziende, investirà in formazione per la prima volta. Secondo lo studio, investire nella formazione del personale conviene: accelera la capacità di ripresa produttiva delle imprese e migliora l’efficacia degli investimenti in green e digitale. Il 30,7 % delle aziende che stanno investendo in attività formative conta di superare già quest’anno i livelli produttivi pre-Covid, contro il 12,3% di quelle che non lo fanno
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