Dal prossimo gennaio scatterà l’aumento del prezzo del gasolio, ma le multe stradali resteranno invariate. Il decreto Milleproroghe approvato dal governo ha infatti bloccato l’aggiornamento degli importi delle sanzioni, evitando l’incremento di circa il 2% che sarebbe entrato in vigore dal 1° gennaio. Senza lo stop, ad esempio, la sanzione per divieto di sosta sarebbe salita da 42 a 43 euro, quella per accesso non autorizzato in Ztl da 87 a 89 euro, il superamento dei limiti di velocità oltre i 60 km/h da 845 a 862 euro e il passaggio con il semaforo rosso da 167 a 170 euro. Si tratta del terzo blocco consecutivo dell’adeguamento delle sanzioni stradali.
Diverso l’effetto del riallineamento delle accise sui carburanti. Dal 2026 è previsto un aumento della tassazione sul gasolio pari a 4,05 centesimi di euro al litro, che dovrebbe garantire maggiori entrate statali per 552 milioni di euro. Considerando anche l’Iva al 22%, secondo i calcoli del Codacons un pieno da 50 litri costerà 2,47 euro in più, con un aggravio annuo di circa 59,3 euro per autovettura ipotizzando due rifornimenti al mese.
Contestualmente è prevista una riduzione dell’accisa sulla benzina, ma l’associazione dei consumatori segnala il rischio che il ribasso non si traduca in un effettivo calo dei prezzi alla pompa, come già avvenuto in precedenti interventi sulle accise.
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