Il 54% delle assunzioni del 1° trimestre al Nord

Il 54% delle assunzioni che le imprese intendono fare nel I trimestre sarà effettuato nelle regioni settentrionali (29% nel Nord-Ovest, 25% nel Nord-Est) e il 46% nel Centro-Sud (18% nel Centro, 28% nel Sud e Isole). E va sempre alle ‘piccole’ imprese la medaglia d’oro per numero di assunzioni previste: a loro si dovranno quasi i due terzi del totale, mentre il 13% si concentrerà nelle ‘medie’ e il 23% nelle ‘grandi’. Emerge dal Sistema informativo Excelsior, che Unioncamere realizza in collaborazione con il ministero del Lavoro. Il Nord-Ovest si caratterizza per la quota massima di laureati (21%). Il Nord-Est è invece l’ambito con la quota più elevata di assunzioni senza formazione specifica (30%). Il Centro presenta la quota più bassa in assoluto di qualificati (13%), ma anche quote di laureati e di diplomati superiori in entrambi i casi di 2 punti alla media nazionale. Le regioni del Mezzogiorno, infine, presentano la più elevata quota di diplomati (44%). Per quanto riguarda la difficoltà di reperimento, ai primi tre posti figurano tre regioni del Nord-Est: Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto. Agli ultimi posti si posizionano invece cinque regioni meridionali (Puglia, Sardegna, Molise, Sicilia e Campania).

Buone le opportunità, spiega l’indagine Excelsior, per i profili high skill soprattutto in Lombardia, Piemonte, Lazio ed Emilia Romagna (dove la quota di assunzioni per queste professioni è compresa tra il 29 ed il 24%). Ai primi posti per la quota di professioni intermedie, tra cui sono comprese quelle tipiche delle attività turistiche, tre regioni in cui l’industria della vacanza riveste un ruolo particolarmente importante: Liguria, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta. Sei regioni del Mezzogiorno (Basilicata, Puglia, Abruzzo, Molise, Calabria e Sicilia) si collocano invece nelle prime posizioni della graduatoria per quanto riguarda l’incidenza di assunzioni di figure operaie.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

Controllate anche

Cala il disavanzo di bilancio nel 2024

Nel 2024, a fronte di una crescita del Pil moderata, il disavanzo di bilancio tra …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *