Il nuovo regime forfettario aumenta il numero delle partite Iva

Il nuovo regime forfettario è tra le cause dell’aumento del numero delle partite Iva. Emerge dall’analisi effettuata dall’ANCOT, Associazione nazionale consulenti tributari, su dati del ministero delle Finanze, resa nota oggi in occasione del decimo congresso nazionale in corso a San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno). Rieti, Aosta e Fermo occupano i primi tre gradini del podio tenendo conto degli incrementi e solo in undici realtà provinciali si è registrato un decremento. Nell’analisi dell’ANCOT, sono state evidenziate le iscrizioni di partite Iva nel primo trimestre 2019 (indicato tra parentesi l’incremento percentuale rispetto al primo trimestre 2018): Rieti 591 (32,21%); Aosta 429 (27,30%); Fermo 649 (25,05%); Cosenza 2.210 (21,96%); Crotone 600 (21,70%); Alessandria 1.315 (19,98%); Reggio Emilia 1.792 (17,51%); Genova 2.832 (16,02%); Forlì-Cesena 1.212 (15,98%); Lucca 1.414 (15,43%); Lodi 613 (15,01%); Latina 2.002 (14,60%); Cuneo 2.145 (14,46%); Milano 14.165 (13,95%); Vibo Valentia 492 (13,36%); Prato 1.102 (13,03%); Como 1.661 (12,31%); Monza e Brianza 2.672 (12,22%); Oristano 379 (12,13%); Savona 996 (11,78%); Cremona 865 (11,61%); Reggio Calabria 1.550 (11,27%); Grosseto 798 (11,14%); Rovigo 642 (11,07%); Torino 7.781 (10,97%); Campobasso 760 (10,47%). A seguire: Cagliari 1.466 (10,31%); Biella 472 (10,02%); Rimini 1.330 (9,92%); Firenze 3.654 (9,86%); Napoli 10.178 (9,65%); Frosinone 1.629 (9,62%); Barletta-Andria-Trani 1.155 (9,58%); Roma 17.373 (9,38%); Parma 1.409 (9,22%); Pesaro e Urbino 1.056 (9,20%); Siena 841 (9,08%); Bologna 3.389 (9,04%); Belluno 520 (9,01%); Prov. del Sud Sardegna 828 (8,80%); Viterbo 1.172 (8,72%); Nuoro 764 (8,68%); Vercelli 461 (8,47%); Mantova 1.096 (8,41%); Macerata 972 (8,36%); Ravenna 1.094 (8,32%); Agrigento 1.262 (8,14%); Pordenone 805 (8,05%); Trieste 605 (7,84%); Bolzano 1.619 (7,65%); Varese 2.421 (7,65%); Imperia 712 (7,55%); Livorno 1.076 (7,49%); Ancona 1.332 (7,42%); Asti 666 (7,42%); Bergamo 2.988 (7,37%); Vicenza 2.491 (7,32%); Lecco 912 (7,29%); Brescia 3.620 (7,20%); Modena 2.229 (7,16%); Arezzo 1.118 (6,88%); Matera 566 (6,59%); Pavia 1.640 (6,49%).

Seguono ancora: Potenza 1.020 (6,36%); Venezia 2.461 (6,31%); Perugia 2.055 (6,26%); Massa Carrara 641 (6,13%); Treviso 2.694 (5,98%); La Spezia 707 (5,68%); Trento 1.595 (5,42%); Pistoia 965 (5,23%); Bari 3.831 (4,93%); Foggia 2.066 (4,87%); Verona 2.998 (4,53%); Pisa 1.435 (4,44%); Catanzaro 1.065 (3,80%); Caserta 3.048 (3,67%); Ragusa 1.051 (3,65%); Sondrio 453 (3,42%); Padova 3.015 (3,22%); Ferrara 873 (3,19%); Udine 1.428 (3,10%); L’Aquila 948 (3,04%); Trapani 1.331 (2,94%); Pescara 1.252 (2,88%); Verbano-Cusio-Ossola 414 (2,73%); Palermo 3.336 (2,61%); Catania 3.547 (2,57%); Isernia 295 (2,08%); Taranto 1.520 (1,60%); Piacenza 789 (1,15%); Terni 662 (0,76%); Siracusa 1.211 (0,67%); Messina 1.856 (0,65%); Sassari 1.596 (0,19%); Lecce 2.523 (0,00%); Brindisi 1.206 (-0,08%); Caltanissetta 769 (-0,52%); Enna 450 (-2,17%); Novara 941 (-2,28%); Teramo 1.016 (-5,49%); Avellino 1.351 (-6,31%); Salerno 3.494 (-6,38%); Chieti 1.201 (-7,12%); Ascoli Piceno 635 (-8,37%); Gorizia 274 (-17,47%); Benevento 865 (-24,72%). “Nel primo trimestre del 2019 che abbiamo analizzato – ha detto Arvedo Marinelli, presidente nazionale dell’ANCOT – abbiamo rilevato che ben 104.456 soggetti hanno aderito al regime forfetario, pari a più della metà del totale delle nuove aperture (53,3%), con un aumento di adesioni di ben il 40% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’andamento è ovviamente condizionato dalle modifiche normative introdotte con la legge di bilancio 2019, che ha elevato a 65.000 euro il limite di ricavi per fruire del regime forfetario con l’introduzione anche di alcune agevolazioni contributive per coloro che aderiscono. Tali modifiche hanno quindi avuto un duplice effetto, da un lato hanno determinato un aumento complessivo delle aperture di partita Iva, dall’altro una ricomposizione delle aperture a favore della natura giuridica ‘persona fisica’ e a sfavore delle forme societarie”

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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