Il vino resta la bevanda nazionale: lo sceglie l’89% degli italiani

Il vino si conferma in Italia la bevanda nazionale con nove consumatori di alcolici su dieci (89%) che hanno alzato i calici nell’ultimo semestre del 2024, il vino allunga il distacco su birra (81%), spiriti, (79%) e liquori (51%). Lo rilevano le elaborazioni dell’Osservatorio Unione italiana vini (Uiv) su base Iwsr, l’International Wine & Spirits Research. Sul fronte generazionale, per la Gen Z (fino a 27 anni) il vino vanta una share all’80%. L’affezione speciale per il vino si evidenzia anche nella scelta dei cocktail: tra questi primeggia lo spritz che conquista un consumatore italiano su tre, in particolare le donne e i giovani tra 25 e 34 anni.

Secondo il principale istituto di analisi beverage al mondo che ha rilasciato le ultime tabelle relative ai trend tra i consumatori di alcolici italiani, nel 2024 si è confermata un’alta incidenza di user ma con un calo di intensità, con i volumi a -2,5% rispetto all’anno precedente. Il profilo che emerge è che gli enoappassionati non hanno alcuna intenzione di cancellare il vino dalla propria dieta mediterranea. È calata l’intensità del consumo nell’ultimo biennio (-6% circa i volumi dei fermi, stabili invece gli spumanti) ma – rileva Uiv – non l’incidenza rispetto al totale dei consumatori alcolici.Una maggior misura per questioni salutistiche o – ancor più – economiche, ma ciò non significa un allontanamento strutturale dal vino. Altra certezza è data dal Prosecco (lo consuma il 68% del campione).

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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