Inps, il 65% delle pensioni è inferiore a 1.000 euro

Il 65% dei 17,7 milioni di pensioni vigenti in Italia nel 2023 è inferiore a 1.000 euro. E’ quanto emerge dall’Osservatorio Inps sulle pensioni (escluse quelle dei dipendenti pubblici) secondo il quale oltre 11,5 milioni di trattamenti sono inferiori a questa cifra. Il dato cambia se invece di guardare la singola prestazione si esamina l’intero reddito da pensione perché spesso i pensionati sono titolari di più trattamenti. Il 21,2% delle pensioni nel complesso è inferiore a 500 euro. Il dato sale al 23,2% per le femmine. Il 78,7% delle pensioni erogate a donne è inferiore a 1.000 euro.

Il 47,9% delle pensioni – si legge nell’Osservatorio – è in carico alle gestioni dei dipendenti privati: quella di maggior rilievo è il Fondo pensioni lavoratori dipendenti, che gestisce il 45,2% del complesso delle pensioni erogate e il 58,1% degli importi in pagamento. Le gestioni dei lavoratori autonomi erogano il 28,3% delle pensioni, per un importo in pagamento pari al 24,6% del totale, mentre le gestioni assistenziali erogano il 22,8% delle prestazioni, con un importo in pagamento pari al 10,6% del totale. Le prestazioni di tipo previdenziale sono costituite per il 68,7% da pensioni di vecchiaia, per il 5,2% da pensioni di invalidità previdenziale e per il 26,1% da pensioni ai superstiti. Circa il 74,3% delle pensioni di anzianità e anticipate sono erogate a uomini, mentre tale percentuale si abbassa al 37,6% per le pensioni della sottocategoria vecchiaia. Le prestazioni di tipo assistenziale sono costituite per il 20,3% da pensioni e assegni sociali, di cui il 37,5% erogate a uomini; il restante 79,7% delle prestazioni sono erogate ad invalidi civili sotto forma di pensione e/o indennità, con un indice di mascolinità del 41,6%. Per quanto riguarda la distribuzione territoriale degli importi erogati, il 55,3% delle somme stanziate a inizio anno sono destinate all’Italia settentrionale (per la vecchiaia la percentuale passa al 60,2%), il 24,3% a Italia meridionale e Isole (per pensioni e assegni sociali la percentuale passa al 55,7%), il 19,7% all’Italia centrale ed infine lo 0,7% a soggetti residenti all’estero. L’importo medio mensile della pensione di vecchiaia è di 1.359,53 euro, con un valore più elevato nel settentrione (1.456,71 euro).

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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