Istat, la mappa delle attività che soffrono di più la crisi causata dal Covid

“Negli ultimi mesi lo scenario internazionale e’ stato caratterizzato da un recupero intenso e diffuso dell’attivita’ economica, legato alla crescita dei ritmi produttivi. Il recente nuovo aumento dei contagi in quasi tutti i paesi e le conseguenti misure di contenimento potrebbero, tuttavia, incidere negativamente sulle prospettive economiche almeno nel breve termine”. Lo segnala l’Istat nella memoria depositata in commissione al Senato sul decreto Ristori, in cui si sottolinea che “le informazioni disponibili sul quarto trimestre, che sara’ caratterizzato dalla reintroduzione di alcune misure di fermo amministrativo dell’attivita’ produttiva e di riduzione della mobilita’ a livello nazionale e internazionale, sono del tutto parziali e condizionate dalla forte incertezza che si sta diffondendo a causa del riacutizzarsi dell’emergenza sanitaria”
La platea interessata dal decreto Ristori 1, all’esame del Senato, e’ di “circa 390mila” imprese che “occupano oltre 1,5 milioni di addetti”: e’ la stima fornita dall’Istat nella memoria depositata in commissione al Senato, sulla base dei dati dell’Archivio statistico 2018. Tra i 53 Ateco interessati (ma l’Istat ne considera 45 oggetto di una indagine di maggio) 15 sono quelli che soffrono di piu’ e nei quali “piu’ della meta’ delle imprese non ha registrato fatturato tra marzo e aprile 2020″: si tratta in particolare di discoteche e sale da ballo, parchi di divertimento, stabilimenti termali, servizi di catering per eventi, attivita’ di proiezione cinematografica, delle guide e degli accompagnatori turistici, palestre e attivita’ nel campo della recitazione e rappresentazioni artistiche”. Negli altri settori “prevale una forte riduzione del fatturato, con valori superiori alla media nazionale in quasi tutte le realta’ produttive. La quota piu’ elevata e’ registrata nell’ambito del trasporto con taxi o mediante noleggio, centri per il benessere fisico, gelaterie e pasticcerie, attivita’ sportive, teatri e sale da concerto, bar, noleggio di strutture ed attrezzature per manifestazioni e spettacoli e ristorazione. Tra le 490mila imprese quelle “con dipendenti sono 234mila e occupano poco meno di 1,1 milioni di lavoratori alle dipendenze”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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