Istat, Pil italiano è aumentato nel secondo trimestre del 2021 del +2,7%

Secondo la stima preliminare dell’Istat, il Pil italiano è aumentato nel secondo trimestre del 2021 del +2,7% rispetto a quello precedente e del +17,3% in termini tendenziali dal 2015. Nel primo trimestre c’era stato un recupero lieve del +0,1%, ma allo stesso tempo il forte aumento tendenziale mostra come stia avvenendo un veloce recupero dopo il picco registrato in piena crisi sanitaria nel primo e nel secondo semestre del 2020, rispettivamente -5,7% e -13,1%. Questo recupero si deve alla ripartenza delle attività penalizzate dal covid, in particolar modo quelle dei servizi, e alla crescita dell’industria, mentre rimane stazionario il valore aggiunto del comparto del primo settore.

Secondo le stime preliminari Istat, l’inflazione dei prezzi al consumo è aumentata del +1,8% su base annua e +0,3% su base mensile. Già nel mese scorso si era registrato un aumento annuo del +1,3%, un trend in costante crescita dovuto in particolar modo dall’aumento dei prezzi dei beni energetici che sono passati dal +14,1% di giugno al +19,9% di luglio. A incidere di più è stata l’impennata dei prezzi della componente regolamentata, +29% rispetto al +16,9% di giugno, ma rallenta quella non regolamentata a +11,2% rispetto al +12,8% del mese precedente. La crescita dei beni energetici regolamentati è la più alta dal 1996, data in cui si sono iniziati a registrare i valori per questo aggregato, superando il record del 2008 di +16,2%. Per beni energetici regolamentati si intendono le tariffe per l’energia elettrica nel mercato tutelato, che ha avuto un incremento di prezzi da +24,5% a +29,3% su base annua, e quelli del gas per uso domestico, passati da +12,9% a +28,8% rispetto all’anno precedente. I beni energetici non regolamentati sono invece i carburanti per autoveicoli e i combustibili e l’energia elettrica a uso domestico nel mercato libero; sebbene ci sia stato un rallentamento nel mese di luglio, il trend del costo dei beni energetici non regolamentati è comunque in crescita, cambio di marca che si deve per questo mese all’abbassamento del costo dell’energia elettrica nel mercato libero da +9,1% a -1,6% su base annuale. A contribuire all’aumento dell’inflazione generale è l’aumento dei prezzi degli alimentari lavorati +0,4%, i prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona +1,3%, mentre ad alleggerire la pressione è la diminuzione dei prezzi degli alimentari non lavorati e dei trasporti, entrambi del -0,2%, ma comunque in aumento rispetto a giugno

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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