La riforma degli ammortizzatori sociali costa 500 milioni

La riforma degli ammortizzatori sociali ipotizzata nella manovra economica, “comportera’ per commercio, turismo, servizi tecnici e magazzinaggio un incremento dei contributi di quasi 500 milioni”. E, di questa cifra, 200 milioni sono riconducibili alle imprese fino ai 15 dipendenti, con “un aumento medio per dipendente di 90 euro”. E’ la Confesercenti ad aver fatto i conti. Le parti sociali e datoriali hanno avuto l’occasione per dire la loro anche su un provvedimento legato alla Legge di Bilancio: il decreto fisco-lavoro all’esame delle Commissioni Finanze e Lavoro del Senato, che hanno tenuto un ciclo di audizioni, in cui sono emerse alcune richieste di correzioni. Sul delicato fronte della sicurezza degli occupati si e’ espressa l’Ance (costruttori), convinta che la battaglia contro il fenomeno infortunistico non possa essere “combattuta esclusivamente inasprendo l’apparato sanzionatorio, ma devono essere individuate nuove strategie di intervento sul fronte della prevenzione”, mentre il direttore dell’Ispettorato nazionale del lavoro Bruno Giordano ha affermato come sia “un dovere scendere in campo con tutti gli ispettori possibili”, e il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) “ci fa assumere oltre 2.000 dipendenti, a fronte dei circa 1.000 ispettori che hanno le Asl, in Italia”. Al tal proposito, secondo l’Alleanza delle cooperative, sulle violazioni in merito alla sicurezza del lavoro che comportano la sospensione immediata dell’attivita’ bisognerebbe prevedere, per quelle di natura documentale, “un ritorno all’impostazione precedente, che prevedeva la sanzione solo in caso di reiterazione della violazione stessa come motivo per la sospensione, oppure una maggiore discrezionalita’ dell’ispettore nel procedere, o meno, alla sospensione”. Quanto, poi, al regime di ‘patent box’ (che consentiva la detassazione del reddito derivante dall’utilizzo di ‘asset’ immateriali) dinanzi ai senatori il direttore centrale del coordinamento normativo dell’Agenzia delle Entrate Sergio Cristallo ha illustrato la “semplificazione” contenuta nel decreto, iniziativa apprezzata dalla Cna, che ha invocato, pero’, l’introduzione di “una specifica disciplina transitoria”

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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