Il taglio dei raccolti causati dalla siccita’, spinge l’inflazione dei prodotti alimentari ad un aumento complessivo del 9,6% tra freschi e lavorati, in una situazione resa gia’ difficile dai rincari legati alla guerra in Ucraina. Lo rileva la Coldiretti sui dati Istat dell’inflazione a luglio rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Se i prezzi per le famiglie corrono, l’aumento dei costi colpisce l’intera filiera agroalimentare a partire dalle campagne dove, ricorda la Coldiretti, l’11% delle aziende rischia la cessazione dell’attivita’ e il 30% si trova comunque costretta a lavorare in una condizione di reddito negativo
L’aumento dei prezzi secondo la Coldiretti costera’ nel 2022 alle famiglie italiane quasi 9 miliardi di euro soltanto per la spesa alimentare. Frutta e verdura quest’anno costeranno complessivamente 1,97 miliardi in piu’, precedendo sul podio pane, pasta e riso con un aggravio di 1,65 miliardi, e carne e salumi per i quali si stima una spesa superiore di 1,54 miliardi rispetto al 2021. Al quarto posto la frutta con 0,92 miliardi, che precede latte, formaggi e uova (0,78 miliardi), pesce (0,77 miliardi) e olio, burro e grassi (0,59 miliardi), categoria questa che nei primi sei mesi ha visto correre maggiormente i prezzi. Seguono con incrementi piu’ ridotti le categorie “acque minerali, bevande analcoliche e succhi”, “zucchero, confetture, miele, cioccolato e dolci”, “caffe’, te’ e cacao” e “sale, condimenti e alimenti per bambini”.