L’Italia recupera solo l’11% dell’acqua piovana

L’Italia recupera solo l’11% dell’acqua piovana e l’età media delle dighe è di 58 anni, con punte che arrivano a 92 in Liguria. Lo sottolinea The European House – Ambrosetti, che evidenzia come la valorizzazione degli invasi e della raccolta di acque meteoriche possa essere “un’altra leva importante per una strategia di lungo periodo contro la siccità”. L’Italia avrebbe la capacità oggi di recuperare solo 5,9 miliardi di metri cubi di acque meteoriche (11% del totale) a fronte di una disponibilità potenziale di 54 miliardi di metri cubi con un impatto importante sulla filiera agricola, industriale, ma anche civile. Tra le infrastrutture più datate sul territorio troviamo le grandi dighe che hanno un’età media a livello nazionale di 58 anni, ma con punte che raggiungono i 92 anni in Liguria e oltre 80 in Valle d’Aosta e Piemonte. Le più recenti in Puglia e Molise, rispettivamente con un’età media di 41 e 35 anni. Negli ultimi 10 anni sono state attivate solo 2 dighe di grandi dimensioni. “Rispetto alla gestione pubblica – spiega Valerio De Molli, managing partner e Ceo di The European House Ambrosetti – quella industriale favorisce il riuso delle acque depurate per oltre 23 punti percentuali in più. I 18.000 impianti di depurazione raddoppieranno nel breve-medio periodo, ma rimane da gestire il tema della destinazione delle acque reflue: solo il 4% è oggi destinato al riuso diretto, 6 volte in meno della Spagna e 4 volte in meno rispetto alla Francia”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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