Mezzo milione di occupati in meno nel 2020

Il 2020 si chiude con quasi mezzo milione di occupati in meno, un decremento definito come “senza precedenti” dall’Istat. Donne e giovani pagano il prezzo piu’ alto in termini di occupazione e che conferma l’ampliarsi dei “divari di genere”. Sono, per l’esattezza, 456 mila gli occupati persi nel corso dell’anno: 249 mila sono lavoratrici. E se si guarda alla fascia di eta’, i giovani tra i 15 e i 34 anni sono i piu’ colpiti: 264 mila in meno. Per lo piu’ occupati a termine, rimasti a casa senza rinnovo. Senza contare coloro che sempre piu’ rinunciano a cercare un posto.

Per contenere le conseguenze della pandemia sul tessuto sociale ed economico, tra le misure che entreranno nel prossimo decreto sostegno c’è la proroga del divieto di licenziare (in scadenza il 31 marzo): varrà per altri tre mesi per tutti e fino all’autunno, invece, legato alla riforma degli ammortizzatori sociali, soltanto per le piccole imprese che attualmente non hanno la tutela della Cig ordinaria.

I numeri del mercato del lavoro sono tutti negativi: nel 2020 si registra un calo dell’occupazione, indica l’Istat, pari a -456 mila (-2,0%). Un calo, segnato dalla pandemia, che segue la crescita ininterrotta dei precedenti sei anni, sottolinea l’Istituto di statistica, seppur rallentata a partire dal 2017. Contestualmente, si registra una forte diminuzione della disoccupazione (-271 mila, -10,5%) e un boom degli inattivi di 15-64 anni (+567 mila, +4,3%), ovvero delle persone che non hanno un lavoro e nemmeno lo cercano. Una ricerca resa piu’ difficile dalle restrizioni, e dal lockdown, messe in campo per contenere la diffusione dei contagi.

Nel 2020 il tasso di occupazione, che nel 2018 e 2019 aveva raggiunto il massimo storico, scende al 58,1% (-1 punto percentuale rispetto al 2019) e torna ai livelli del 2017; in calo anche il tasso di disoccupazione che si porta al 9,2% (-0,8 punti in un anno), mentre quello di inattivita’ sale al 35,9% (+1,6 punti). Ma sono le donne e i giovani a pagare di piu’.

Il calo dell’occupazione risulta infatti maggiore tra le donne: -249 mila occupate (-2,5%) rispetto ai -207 mila occupati tra gli uomini (-1,5%). Tra i giovani 15-34enni si osserva invece la piu’ forte diminuzione del numero di occupati (-5,1%, pari a -264 mila). Tra i 35-49enni segna un -3,2% (-306 mila), mentre cresce tra gli ultracinquantenni (+1,3%, +113 mila). Al Sud il tasso di disoccupazione registra un calo piu’ pesante: 1,7 punti in meno, contro -0,3 punti nel Nord e -0,6 punti nel Centro.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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