di Angelo Orlando
-La voce dell’illusione
”Automotive, Magnacca sulla revisione del regolamento sulle emissioni: “Ora l’Abruzzo può tirare un sospiro di sollievo”. L’assessore regionale alle Attività produttive commenta positivamente il pacchetto automotive proposto in Commissione europea e parla di prospettive positive per la produzione di furgoni leggeri ad Atessa” (Chieti Today, 18 dicembre 2025).
“Con la pubblicazione del cosiddetto pacchetto automotive, la Commissione europea avvia una correzione di rotta su una delle politiche più controverse degli ultimi anni: la transizione nel settore automobilistico verso la mobilità a basse emissioni.… Una svolta accolta con soddisfazione dal mondo il lavoro.” A un passo dal baratro, l’Europa ha deciso di cambiare tutte le assurde regole della transizione all’elettrico nel settore auto”, afferma Rocco Palombella segretario generale della Uilm.” Finalmente l’Europa ha accolto il grido d’allarme che lanciamo da anni, scioperando in Italia e arrivando fino a Bruxelles, sotto la sede della Commissione”.. (Vastoweb 17 dicembre 2025)
-La risposta di chi decide.
“Senza crescita, difficile pensare di investire di più” ( Il Sole 24 ore Radiocor)-Milano, 20 dicembre-Bruxelles non è riuscita a fornire una roadmap, una tabella di marcia chiara per la crescita della sua politica climatica rivista che avrebbe consentito a Stellantis di aumentare i propri investimenti in Europa. Lo ha detto l’amministratore delegato del gruppo automobilistico italo-francese, Antonio Filosa, in un’intervista al Financial Times… Il mese scorso Filosa aveva detto che Stellantis avrebbe moltiplicato gli investimenti in Europa se Bruxelles avesse allentato il divieto sui motori a benzina previsto per il 2035, ma alla luce delle ultime proposte dell’Ue, sembra voler far marcia indietro… Secondo Filosa, inoltre, nel pacchetto proposto dalla Commissione “non ci sono misure di sostegno immediate sufficienti a favorire la transizione elettrica dei furgoni e di altri veicoli commerciali. I caveat associati alla flessibilità sul divieto ai motori a benzina nel 2035 hanno comportato una mancanza di chiarezza sulla loro fattibilità”.
Inoltre “si tratta di misure che hanno un costo che potrebbe non essere alla portata di molte case automobilistiche”, ha detto ( borsaitaliana 20 dicembre 2025).
Facciamo un confronto tra gli “annunci” della politica e i numeri della realtà negli ultimi anni?
Alla prossima!
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