Nel 1° trimestre 889.000 posti in meno

Sono quasi 900.000 gli occupati in meno nel primo trimestre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020 mentre rispetto al trimestre precedente la riduzione e’ di 243.000 unita’: i dati Istat sul mercato del lavoro che comunque risentono della nuova metodologia che considera non occupate le persone che sono in cassa integrazione da almeno tre mesi, segnalano una situazione che e’ ancora di forte tensione soprattutto per il lavoro autonomo. E se Bankitalia stima che l’occupazione cresca nel secondo trimestre per riportarsi a livelli pre-Covid entro il 2023, lo Svimez lancia l’allarme sui giovani Neet (non occupati, ne’ in percorsi di studio e di formazione) che al Sud nel 2020 sarebbero cresciuti toccando il 36,1% del totale (dal 35,8% del 2019). Una crescita ancora piu’ consistente si e’ avuta per il Centro Nord, passato dal 16,6% al 18,6%. Intanto il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, annuncia la riflessione a livello di Governo su un grande patto per il lavoro privato dopo quello per l’innovazione del lavoro pubblico e per la coesione sociale firmato a marzo a palazzo Chigi. Il calo di occupati registrato rispetto al quarto trimestre del 2020 (-1,1%) risente soprattutto del calo dei dipendenti a tempo indeterminato (-1,1% , circa 159.000 persone con contratti stabili in meno, nonostante il blocco dei licenziamenti, dovuto soprattutto al mancato turn over e di quello degli indipendenti (-2%) che con 99.000 lavoratori in meno su base congiunturale scende per la prima volta dall’inizio delle serie storiche (2004) sotto quota cinque milioni. Rispetto al primo trimestre 2020 il calo dei lavoratori indipendenti che hanno in modo particolare risentito delle restrizioni decise per limitare il contagio e’ di 313.000 unita’. Prosegue la crescita del tasso di disoccupazione dopo che nei primi mesi di pandemia, causa lockdown e restrizioni erano crollate le ricerche attive di lavoro. Con le riaperture e il rientro nel mercato del lavoro di molte persone che durante la pandemia erano state inattive raggiunge il 10,4% con un aumento di 0,5 punti sul quarto trimestre 2020 e 1,2 punti sul primo trimestre del 2020. Le persone in cerca di lavoro sono 2.584.000, 103.000 in piu’ sul trimestre precedente e al livello piu’ alto dopo il secondo trimestre del 2019. Gli occupati totali sono 22.265.000 mentre il tasso di occupazione complessivo scende al 56,6% con un calo di 0,6 punti su base congiunturale. I sindacati confermano la loro richiesta di prolungamento del blocco dei licenziamenti unificando le date della scadenza dello stop al 31 ottobre.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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