Polizia stradale, in aumento le stime dei morti negli incidenti stradali

“Non abbiamo ancora il dato Istat del 2019 consolidato, ma c’è una prima stima semestrale che indicherebbe un aumento dei morti del +1,3% rispetto al dato del 2018, che era di 3334: e cioè nel 2018 9 morti al giorno e 660 feriti al giorno”. Lo ha detto il direttore della Polizia stradale Giovanni Busacca, a margine di un evento alla Stampa estera sui sistemi alcohol interlock organizzato dalla Fondazione Ania. “I primi giorni di quest’anno si sono aperti con incidenti mortali e plurimortali gravissimi – ha ricordato Busacca – bisogna dire una cosa chiara e netta: non si guida dopo aver assunto alcol, senza se e senza ma. Dobbiamo riportare al centro dell’attenzione la responsabilità di ciascuno di noi, di ogni cittadino: non è possibile condurre veicoli dopo aver assunto sostanze alcoliche, non ci sono vie di mezzo. Se si guida, non si è bevuto. Non è possibile affidare tutto alla sanzione: bisogna ricominciare dalle scuole, è un problema di educazione, cultura e conoscenza di ciò che avviene quando ci si mette alla guida dopo aver bevuto”. “Il 2001 – ha ricordato – aveva segnato l’inizio del nostro impegno europeo e avremmo dovuto, entro 10 anni, al termine del 2010, ridurre del 50% i morti. Il 2000 si era chiuso con 4114 decessi, nel 2010 non siamo arrivati all’obiettivo europeo, ma dal 2001 al 2018 siamo passati in Italia da 7096 decessi a 3334. Siamo riusciti in qualche modo, con l’impegno, l’educazione, le campagne di sensibilizzazione: la battaglia non è perduta, si può vincere e in Europa l’Italia non è il fanalino di coda. La cosa che ci preoccupa di più sono i bambini, i giovani e gli anziani. Solo queste tre fasce, i bambini 0-14, giovani 15-29 e gli anziani, nel 2018 sono la metà dei decessi di tutto l’anno: rispetto a 3334 il nostro futuro è la metà del bilancio”. “I quattro killer sono la velocità, alcol e droga, la precedenza e la disattenzione: dobbiamo dirlo, non si può guidare mandando messaggi. Il prossimo esame per l’Italia è quest’anno al 31 dicembre: dovremmo arrivare a 2050 vittime, non è tutto perduto, è possibile ancora farcela, ma bisogna rimettere l’attenzione sulla responsabilità individuale, non si può aspettare il controllo di polizia per poi accorgersi che si è bevuto o assunto droga. Non è un comportamento responsabile”, ha concluso il direttore della Stradale”. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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