Ponte di Ognissanti, da zucche a tartufi e’ boom delle sagre

Dalle zucche ai tartufi, dall’olio al miele, dallo zafferano alle castagne, dai formaggi al miele e’ boom di sagre in Italia, per il ponte di Ognissanti nel 2021 dopo lo stop causato della pandemia Covid che aveva bloccato 3 italiani su 4 (73 per cento) che ogni anno partecipano a eventi enogastronomici e folcloristici organizzati da nord a sud per raccontare le bellezze della Penisola e le sue tradizioni. E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti in occasione delle festivita’ del primo novembre con molti che hanno programmato gite fuori porta e ben 400 mila italiani che hanno scelto il soggiorno in campagna in agriturismo. Dalla Toscana alla Lombardia, dalla Liguria al Veneto, dalle Marche al Lazio, dall’Abruzzo alla Puglia, dal Piemonte al Lazio, dal Molise al Friuli, fino al Trentino Alto Adige – spiega Coldiretti – e’ un rifiorire di eventi per andare alla scoperta dei territori attraverso i sapori locali legati alla tradizione e ai raccolti dell’autunno o ai piatti della stagione fredda come la “zuppa dei morti” a base di fagiolini dall’occhio e cotenne di maiale o la polenta taragna. Le sagre – evidenzia Coldiretti – sono momento conviviale alternativo che riguarda sia le localita’ piu’ turistiche, ma anche piu’ spesso le aree interne meno battute dove si va a guardare, curiosare fra le bancarelle e magari anche acquistare qualcosa, con una spesa complessiva annua stimabile in 900 milioni.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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