Nel 2023 i protesti iscritti nel Registro informatico dei protesti sono stati 225.024, di cui 200.764 cambiali (89,2%) e 24.260 assegni (10,8%). Il loro valore monetario complessivo supera i 239 milioni di euro: quasi 157 milioni riguardano le cambiali (65,5%) e circa 82 milioni gli assegni (34,5%). I soggetti protestati sono 61.845: 43.541 persone (70,4%) e 18.304 imprese (29,6%). Rispetto al 2022 i valori sono tutti in calo: -11,8% i protesti, -1,2% il valore monetario, -12,7% i soggetti protestati (persone -13,4%; imprese -11,0%).
In media, nel 2023, sono 3,6 i protesti per soggetto protestato iscritti nel Registro, dato stabile rispetto al 2022. A livello territoriale, i tassi di protesto delle cambiali sono inversamente proporzionali a quelli di utilizzo. Nel Nord-ovest si riscontra il tasso d’uso di cambiali più basso (78 cambiali emesse ogni 1.000 abitanti), ma anche il più alto tasso di cambiali protestate (49,7 ogni 1.000 cambiali emesse). Al contrario, le Isole sono l’area geografica nella quale le cambiali vengono utilizzate di più (155 cambiali emesse ogni 1.000 abitanti), ma anche quella in cui vengono protestate di meno (18,4 ogni 1.000 emesse).
Nel 2023 l’importo medio per persona protestata è 1.165 euro (+5,5% rispetto al 2022), con valori che, a livello di ripartizione geografica di residenza del protestato, vanno dagli 810 euro nel Nord-est ai 1.254 euro al Sud e, a livello regionale, dai 387 euro della Provincia Autonoma di Bolzano/Bozen, 545 euro della Liguria e 592 euro della Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste ai 2.329 euro della Basilicata, seguita da Abruzzo (2.173 euro), Piemonte (1.662 euro) e Marche (1.503 euro). L’importo medio per impresa protestata nel 2023 è di 3.326 euro (+7,3% rispetto al 2022), con valori che a livello di ripartizione variano fra i 3.902 euro del Sud e i 2.662 euro delle Isole e tra i 4.282 euro dell’Abruzzo e i 1.442 della Liguria a livello di regione.
I protesti contestati alle donne hanno un valore medio più basso (1.008 euro) rispetto a quelli degli uomini (1.260 euro).
Per gli stranieri i valori medi scendono ulteriormente (720 euro contro 1.249 euro per gli italiani), con distanze più marcate fra stranieri e italiani nella popolazione maschile (718 euro contro 1.354 euro) piuttosto che in quella femminile (724 euro per le straniere e 1.070 per le italiane)-
Nel 2023 gli assegni sono più diffusi nelle Isole (1.088 emessi ogni 1.000 abitanti), al Centro (1.086) e nel Nord-ovest (1.055). Nel Nord-est si registrano i tassi più bassi di utilizzo (751 assegni emessi ogni 1.000 abitanti). I tassi degli assegni protestati sono più alti al Centro (1,0 per 1.000 emessi) e nel Nord-ovest (0,6) e pressoché nulli nelle altre ripartizioni.