Rallenta la spesa per le pensioni ma resta il rischio di un’impennata legata ai prezzi del gas

Il rapporto tra spesa pensionistica e Pil, che tra il 2019 e fino al 2022 e’ tornato ad aumentare, con un picco del 17% del Pil nel 2020, e’ destinato a ripiegare su un livello pari al 15,7% nel 2022, valore che e’ oltre 0,5 punti percentuali di Pil superiore al dato del 2018. Lo indica il Ministero dell’economia nel rapporto ‘Tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e socio-sanitrario’, stimando per il 2023 che la spesa per pensioni cresca “significativamente portandosi al 16,2% del Pil”

“Le previsioni scontano, inter alia, gli effetti della significativa maggiore indicizzazione delle prestazioni – si spiega nel rapporto della Ragioneria – imputabili al notevole incremento, rispetto a quanto precedentemente stimato dalla Nadef 2021, del tasso di inflazione registrato nella parte finale del 2021 e previsto per l’anno 2022”. Per quanto riguarda gli anni successivi, il rapporto spesa-Pil “tende a stabilizzarsi fino al 2030”, anche in presenza di ipotesi di crescita del Pil meno favorevoli – si spiega nel rapporto – grazie all’esaurirsi degli effetti del nuovo canale di accesso al pensionamento anticipato introdotto con Quota 100 e Quota 102 e “grazie all’ipotizzato parziale recupero dei livelli occupazionali precedenti sia all’adozione del provvedimento che ha introdotto Quota 100 sia allo scoppio della crisi sanitaria”. Guardando ancora piu’ avanti, il rapporto spesa/Pil “aumenta velocemente” fino a raggiungere il picco relativo del 16,8% nel 2044. Nella seconda parte dell’orizzonte di previsione, il rapporto inizia una rapida discesa, con la spesa che si attesta al livello del 16,1% del Pil nel 2050 e al 13,7% nel 2070.

Se l’Italia dovesse trovarsi in uno scenario di carenza di gas, la spesa per pensioni e’ destinata ad aumentare “velocemente, a causa dell’indicizzazione dei trattamenti all’inflazione, di 0,7 punti nel 2023 e di 1 punto di Pil nel 2024, attestandosi al 17,1% del Pil”. Lo rileva un rapporto del Mef sulle ‘Tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e socio-sanitrario’ (nello scenario di base la spesa per il 2022 e’ al 15,7%). Se lo shock fosse piu’ severo e prolungato, la spesa aumenterebbe “ancor piu’ marcatamente” (+1 punto nel 2023 e +1,1 nel 2024), arrivando ad attestarsi “su un livello massimo pari al 17,2% del Pil”

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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