Risparmio, per Acri il 13% delle famiglie migliora il tenore di vita

“Oggi si guarda al futuro con rinnovato entusiasmo, soprattutto pensando alla situazione economica dell’Europa e del Paese. Il peggio è alle spalle per la maggior parte degli italiani, la fine dell’emergenza sanitaria si prefigura sempre più prossima, ma resta un complessivo senso di cautela pensando alla situazione economica personale, che sottende dinamiche opposte tra nuclei familiari. Si evidenzia una dicotomia tra le famiglie che negli ultimi 2 o 3 anni hanno mantenuto facilmente il proprio tenore di vita (38%), o addirittura lo hanno migliorato (13%), e le famiglie, che, con difficoltà e al prezzo di rinunce, lo hanno preservato (39%) o hanno dovuto prendere atto di un peggioramento (10%)”. Sono i dati che Acri presenta illustrando i risultati dell’Indagine “Gli Italiani e il Risparmio” “Il 62% – prosegue l’indagine – è molto o abbastanza appagato dalla situazione economica familiare o personale attuale, a fronte di più di un quarto degli italiani (27%) non soddisfatto dell’andamento delle finanze familiari e di una percentuale non trascurabile (11%) che si dichiara molto preoccupata. Non bisogna ignorare che un quinto delle famiglie dichiara di essere stato colpito direttamente dalla crisi negli ultimi 12 mesi, trovandosi a dover gestire la perdita del posto di lavoro (12%) o condizioni retributive peggiori (10%)”.”Ad ogni modo – prosegue la ricerca – il successo della campagna vaccinale, sia per i numeri raggiunti, sia per l’efficienza della macchina organizzativa, e la gestione della situazione post emergenziale, inducono a voltare pagina e portano gli italiani a privilegiare gli investimenti sulla vita futura (62% vs 53% nel 2020) pervasa da un senso di generale ottimismo. Un altro tassello importante, che contribuisce a definire le tinte del quadro attuale, è rappresentato dal PNRR, di cui gli italiani ammettono di non avere ancora acquisito una consolidata conoscenza (il 50% o non ne ha sentito parlare affatto o ne ha una conoscenza molto superficiale), ma attraverso il quale si aspettano di vedere dei risultati: primi tra tutti risultati in termini di formazione (71%), salute (66%) e transizione ecologica (48%)”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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