Siccità, 15 giorni per salvare i raccolti dalla carenza di acqua

L’afa e le temperature decisamente sopra la media soffocano le citta’ e assetano le campagne. In Piemonte si parla di 15 giorni di tempo per salvare i raccolti, con le risaie in affanno, e nel Piacentino c’e’ chi ormai si affida al divino perche’ dal cielo arrivi un po’ d’acqua. A rilanciare l’Sos, dopo il pesante bilancio della scorsa settimana dell’Osservatorio dell’Autorita’ di bacino del fiume Po, e’ oggi Coldiretti. Il livello idrometrico del Po al Ponte della Becca (in provincia di Pavia) e’ sceso a -3,7 metri su livelli piu’ bassi da almeno 70 anni. In sofferenza anche i grandi laghi, come il Maggiore, sceso al minimo storico con un grado di riempimento del 22%, mentre quello di Como e’ al 25%. Una situazione “drammatica”, secondo Coldiretti, in un 2022 segnato fino a ora da precipitazioni praticamente dimezzate, con la mancanza di pioggia che in alcune zone dura da quasi tre mesi con il ricorso alle autobotti, razionamenti e misure restrittive anche per innaffiare orti e giardini. I danni causati all’agricoltura superano i due miliardi di euro, secondo le prime stime. A preoccupare e’ la riduzione delle rese di produzione delle coltivazioni in campo, come il grano, che fa segnare quest’anno un calo del 15%. Elemento che si inserisce in un quadro internazionale di crisi anche per gli approvvigionamenti di cereali oltre che di energia. Dal Piemonte gli sos piu’ allarmanti. Gli invasi dell’idroelettrico risultano al minimo storico, con una riduzione media del 40% o addirittura del 50% rispetto alla media storica. I prossimi 15 giorni sono considerati cruciali per salvare le colture e per questo e’ stato chiesto di rilasciare la massima acqua possibile, al netto delle esigenze del settore idroelettrico, “altrettanto strategico”. D

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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