Quasi una famiglia italiana su due (46%) è a caccia di un centro estivo dove mandare i propri figli, con la chiusura della scuola che in tantissime case ha posto il problema di come gestire i bambini, soprattutto tra giugno e luglio, con la maggior parte dei genitori ancora al lavoro. E’ il dato che emerge dall’indagine Coldiretti/Ixe’, diffusa al Villaggio contadino di Udine dove è stata illustrata l’offerta formativa per l’estate proposta dalle fattorie didattiche di Campagna Amica, con tante attività divertenti ed educative promosse dalle Donne Coldiretti. Una necessità che si scontra oggi con le difficoltà a trovare un centro disponibile, oltre che con il caro tariffe nelle strutture cittadine che ne preclude a molti l’accesso. Basti pensare che quasi una famiglia su dieci (9%) rinuncia proprio a causa dei prezzi insostenibili, mentre un altro 5% non ci prova nemmeno poiché è sicura di non trovare posto. Nella scelta delle strutture, il mare si piazza al primo posto, seguito dalla campagna, grazie soprattutto alla crescita del fenomeno delle fattorie didattiche che nei mesi di scuola ospitano gli alunni per lezioni di educazione alimentare e che in quelli estivi si organizzano con “camp” all’insegna del divertimento, dello sport e della sana alimentazione. Una soluzione che offre maggior riparo anche dalle alte temperature che soffocano le città. Secondo l’analisi di Coldiretti sul territorio nazionale ne sono attive tremila, dove è possibile fare laboratori di cucina e trasformazione dei cibi, partecipare alle attività agricole stagionali, praticare attività artistiche attraverso l’utilizzo di materiali naturali o riciclati, imparare a riconoscere le piante aromatiche o i vari tipi di miele.
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