Vale 43 milioni il fatturato delle lobbying firms, in forte crescita rispetto ai 35,9 del 2021

Vale 43 milioni il fatturato delle lobbying firms, in forte crescita rispetto ai 35,9 del 2021. E’ quanto emerge da un report realizzato da Open Gate Italia sulla base di dati ufficiali. Molti portatori di interesse svolgono attività inhouse in tutto o in parte. Molte società sommano (nelle attività e nei fatturati) public affairs e comunicazione. Il lobbying, cioè l’attività di sollecitazione e persuasione messa in atto, ha sempre come oggetto dell’influenza il c.d. policy maker, cioè colui che possiede un potere decisionale che ha una portata generale ed astratta. Ecco in sintesi i contenuti del report. Spesso la parola lobby è usata come sinonimo di poteri occulti, pressioni e ingerenze del mondo privato nel mondo pubblico. Il mercato mostra che l’attività di public affairs, oggi viene sempre più percepita come funzionale al corretto andamento della “cosa pubblica”. L’analisi del report su 42 principali società di public Affairs in Italia esclude le 4 che non hanno pubblicato i bilanci in entrambi gli ultimi due anni e riguarda solo quelle che risultano iscritte ad almeno ad uno dei registri dei rappresentanti di interessi della Camera dei Deputati e del Parlamento Europeo. Una discriminante di trasparenza anche in assenza di una legge. I dati sulle attività svolte dalle società, sull’attività prevalente, la presenza o meno di codice etico e di eventuali certificazioni sono estrapolati in base alle informazioni presenti sui siti web delle singole società. Tra le società iscritte al registro della Camera dei Deputati soltanto 8 hanno superato il milione di euro di fatturato sia nel 2021 che nel 2020, in calo rispetto alle dieci del 2019. Pur non avendo raggiunto l’obiettivo di una legge che regoli i rappresentanti di interesse, solo 7 risultano dal sito essersi dotate di un codice etico e appena 5 sono iscritte ad un modello organizzativo certificato ISO9001 o sulla base delle legge 231. Le società con queste caratteristiche che dichiarano di avere i servizi di lobbying e advocacy come attività prevalente, nel 2021 dichiarano un fatturato complessivo di oltre 43 milioni di euro. Il trend è di forte crescita, rispetto ai 35.9 milioni di euro del 2020 e ancor più rispetto ai 32 del 2019. La pandemia da Covid-19 non sembra non aver inciso particolarmente nel lavoro delle società di consulenza di public affairs. Il patrimonio netto complessivo triplica da 4,2 milioni del 2019 a 13,6 nel 2021

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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