“Nel 2009, poche settimane dopo il terribile Terremoto che colpi’ l’Aquila, mi recai a Onna per celebrare la Festa della Liberazione. Avevo scelto quel piccolo comune d’Abruzzo, che era stato teatro di una tremenda strage operata dai nazisti durante la guerra e che aveva subito profondi danni e gravi perdite per il terremoto, perche’ avevo visto nello slancio di solidarieta’ che aveva unito tutti gli italiani alle popolazioni colpite, lo stesso spirito che tanti anni prima aveva consentito all’Italia di risorgere dalle rovine della guerra”. Lo ricorda il leader di FI, Silvio Berlusconi, alla vigilia della festa della liberazione.
“In quella occasione avevo rievocato lo ‘spirito di unita’ nazionale’ che animo’ tutti i protagonisti della resistenza che seppero accantonare le differenze piu’ profonde, politiche, religiose, sociali, per combattere insieme una battaglia di civilta’ e di liberta’ per se stessi e per i loro figli – aggiunge Berlusconi – i cattolici e i comunisti, i liberali e i socialisti, i monarchici e gli azionisti, e con loro i Militari rimasti fedeli non ad un’idea politica ma all’onore della Patria, pur mossi da ideali profondamenti diversi e da una diversa visione del futuro della Nazione, di fronte a un dramma comune, scrissero, ciascuno per la propria parte, ma con eguali dignita’ e passione, una grande pagina della nostra storia. Una straordinaria pagina sulla quale si fonda la nostra Costituzione, baluardo delle nostre liberta’ e dei nostri diritti”. “Noi siamo un grande popolo, capace di rimanere unito di fronte alle emergenze e che, all’occorrenza, oggi come ieri, e’ capace di superare ogni divisione e ogni contrasto per conseguire il bene dell’Italia e degli italiani – la sottolineatura del leader azzurro – questo e’ un patrimonio, un principio fondante della nostra convivenza civile, che appartiene a tutti gli italiani, senza esclusione alcuna”. “L’anniversario del 25 aprile 1945 e’ dunque l’occasione per riflettere sul passato, ma anche per ragionare sul presente e sull’avvenire di questo nostro meraviglioso Paese. E dunque: Viva il 25 aprile, la festa della liberta’, della pace e della democrazia. La festa di tutti gli italiani che amano la liberta’ e vogliono restare liberi!”, conclude