Il ministro Roccella a Pescara: il 25 aprile e’ la festa di tutti gli italiani

“Siamo qui a celebrare la festa della liberta’ perche’ il 25 aprile e’ la festa di tutti gli italiani”. Lo ha detto la ministra per la Famiglia, la Natalita’ e le Pari Opportunita’, Eugenia Roccella, a margine della commemorazione organizzata da Cgil e Anpi davanti al Cippo di Colle Pineta, posto nel cortile della Scuola primaria “11 febbraio 1944” di Pescara e dedicato ai nove partigiani della banda Palombaro fucilati dai nazifascisti nelle prime ore del pomeriggio dell’11 febbraio 1944. Al termine della cerimonia la ministra, il sindaco di Pescara, Carlo Masci, e il prefetto Giancarlo Di Vincenzo, hanno deposto un mazzo di fiori davanti al Cippo.

“E’ una festa della democrazia – ha proseguito la ministra – e della liberta’ riconquista. Ed e’ un monito per quanto, durante questo tempo e in altri paesi, stanno facendo per avere la propria liberta’, la propria autonomia decisionale per quanto riguarda la sovranita’ nazionale”.

“Il messaggio che deve arrivare ai giovani e’ che la liberta’ va conquistata, va conquistata ogni giorno, e che noi viviamo in una democrazia ed e’ importante essere consapevoli di quanto questo sia una fortuna e qualcosa che va sempre ricordato e sempre difeso”, ha aggiunto la ministra Roccella. “Sulla parola antifascismo non ci sono piu’ discussioni”, ha commentato ancora la ministra Roccella.

A seguire la ministra e’ andata in piazza Garibaldi per partecipare alla cerimonia istituzionale.

”in Italia la Resistenza ha segnato un momento importante per le donne, è stato uno dei momenti di piena partecipazione delle donne alla vita pubblica. Si stimano 35mila combattenti, 20mila donne con funzioni di supporto, 70mila appartenenti ai gruppi di difesa, 4.633 donne furono arrestate, subendo spesso terribili violenze e condanne, 512 furono commissari di guerra, 3mila deportate in Germania, 19 sono state le medaglie d’oro femminili e 15 quelle d’argento al valore militare”, ha detto la ministra per le pari opportunità Eugenia Roccella durante le celebrazioni del 25 aprile a Pescara.

”Il 25 aprile non rappresenta solo l’esito vittorioso di una guerra di Liberazione. Tra il ’43 e 45 si sovrapposero una guerra patriottica e una dolorosa e tragica guerra civile. Citando il libro di un grande giornalista come Giampaolo Pansa, vorrei dire ai giovani che non bisogna mai dimenticare il sangue dei vinti e che una democrazia per essere forte deve avere una rapporto consapevole con il proprio passato e non temere la verità storica con tutte le sue contraddizioni”. Lo ha detto la ministra per le pari opportunità Eugenia Roccella durante le celebrazioni del 25 aprile a Pescara. ”Vorrei ricordare i 12 professori che non hanno giurato fedeltà al fascismo, solo 12 su oltre 1200 e questa anche è un’altra contraddizione di quell’epoca”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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