Un “Villaggio della gioventù” all’Aquila, punto di riferimento per un modello che colleghi educazione, istruzione, formazione e lavoro. La proposta è stata al centro della visita del ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, che all’Aquila ha effettuato un sopralluogo in alcuni dei luoghi di riferimento del Centro di formazione Scu (Servizio civile universale) che aprirà in città. “Come ministro senza portafoglio – ha detto ancora Abodi – ho imparato che il vero portafoglio di cui abbiamo bisogno è quello della progettualità, delle idee e anche della capacità di condividerle, perché a volte ci sono i soldi e mancano questi fattori che, invece, sono primari. L’Aquila sta dimostrando di avere non soltanto portafoglio finanziario, ma anche il portafoglio della progettualità e dei valori, che non sono secondari. Di fronte a questa convergenza nessun obiettivo è precluso”. Entro la fine di aprile i primi cento alloggi saranno disponibili per accogliere ragazzi e formatori che saranno impegnati nel Centro di formazione per il Servizio civile universale, un progetto da realizzare nel capoluogo con una dotazione complessiva di 60 milioni di euro, a valere sulle risorse del Piano complementare per le aree colpite dal sisma 2009/2016-17. A regime, il Centro potrà accogliere fino a 2.500 volontari provenienti da tutta Italia che verranno ospitati negli appartamenti realizzati in alcuni dei complessi edificati all’indomani del sisma del 6 aprile 2009. Complessi che sono al centro di un’importante operazione di valorizzazione e rifunzionalizzazione dopo aver assolto all’obiettivo primario per cui furono costruiti, ossia dare ospitalità alla popolazione terremotata.
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