La Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila reinventa il modello organizzativo di preparazione dei farmaci per le terapie incentrato sull’utilizzo di un robot, un sistema che permette piu’ sicurezza e risparmio, e guadagna una posizione d’e’lite, aggiudicandosi un premio riservato ai 100 migliori progetti italiani, selezionati dal Forum 2017 PA (pubblica amministrazione). La cerimonia di premiazione del Forum, all’insegna del titolo: ’10×10=100 progetti per cambiare la Pubblica amministrazione’, si e’ tenuta nei giorni scorsi a Roma.
“E’ un riconoscimento – spiega il manager Asl, Rinaldo Tordera – che certifica i processi di ammodernamento tecnologico intrapresi dall’azienda, nell’ottica della maggiore sicurezza del paziente, garantita dall’automazione, e del recupero di risorse. La spesa dei farmaci, infatti, e’ la voce che incide maggiormente sui bilanci della sanita’ e che necessita quindi di rigorose azioni di riduzione e contenimento che noi abbiamo gia’ programmato per l’anno corrente”. Il premio e’ stato ritirato dal dottor Eugenio Ciacco, direttore del servizio farmacia della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila. Il modello, entro giugno, verra’ introdotta in tutta l’azienda tanto da mandare in pensione il tradizionale sistema manuale di preparazione delle terapie di farmaci che vige oggi in ciascun ospedale. All’ospedale di L’Aquila, entrera’ in funzione un apparato automatizzato, costato 140mila euro (compresa la fase sperimentale) che preparera’ le confezioni di terapie farmacologiche per tutti gli ospedali della provincia (oltre all’Aquila, Avezzano, Sulmona e Castel di Sangro) nonche’ per le 4 rsa (residenze sanitarie) del territorio provinciale. Il robot, frutto di un’avanzata tecnologia, preparera’ le confezioni dei farmaci necessari alla somministrazione delle terapie, azzerando le possibilita’ di errore, evitando sprechi di farmaco, assicurando un risparmio notevole su scala provinciale e, infine, riducendo al necessario le scorte dei magazzini di farmacia degli ospedali di Avezzano, Sulmona e Castel Di Sangro. Agganciato a questo rivoluzionario modello di farmacia ospedaliera, peraltro, c’e’ un metodo innovativo chiamato ‘carrello informatizzato’. Si tratta di un braccialetto identificativo, applicato al polso del paziente, che permette di individuare immediatamente la terapia da somministrare al singolo malato. Il braccialetto da’ una lettura immediata della terapia individuale e sostituisce il tradizionale sistema, basato sulla consultazione di registri cartacei da parte dell’infermiere che puo’ causare errori per disattenzione e altro. La sperimentazione del braccialetto elettronico sara’ avviata, a fine giugno, in 4 reparti dell’ospedale di L’Aquila: oncologia, cardiologia, pediatria e malattie infettive).