Attali: l’Europa e’ sola, ormai priva dell’aiuto americano

“Gli europei devono capire che l’Europa e’ sola, ormai priva dell’aiuto americano, che non ci sara’ piu’. Dunque se saremo minacciati o attaccati da sud, ovest, nord o est, non godremo piu’ dell’aiuto degli Stati Uniti. Finche’ tutto questo non sara’ chiaro, non si realizzera’ una vera e propria cittadinanza europea che deve, secondo me, essere in primo luogo, fondata su una visione strategica posta a protezione dei nostri valori, della nostra storia, della nostra cultura e di tutto cio’ che ci ha accomunato, le tradizioni religiose, ma anche le eredita’ culturali del secolo dei Lumi, i diritti umani, la laicita’ dello Stato”. Per Jaques Attali’ sono rimasti al massimo vent’anni per costruire un vero senso di cittadinanza europea o “l’Europa e le comunita’ nazionali saranno spazzate via per fare il posto a nuove potenze che stravolgeranno ogni cosa come uno tsunami. Potenze che non saranno gli Stati Uniti o la Cina, contrariamente a quanto si crede, ma il mercato e le grandi imprese. Il padrone del mondo sara’ Facebook o qualche impresa di quel tipo, e le comunita’ nazionali saranno schiacciate da un governo globale che fara’ i propri interessi, ovvero gli interessi dei propri azionisti”. Parole forti quelle dell’economista e saggista francese tra i fondatori della Fondazione Action contre la faim (Acf) che, in videoconferenza, ha tenuto oggi una Lectio Magistralis nella Sala del Consiglio comunale di Pescara sulla cittadinanza europea nell’ambito di un evento organizzato dalla Fondazione Europa Prossima, e dall’Officina del senatore Luciano D’Alfonso.

Per scongiurare uno scenario cosi’ drammatico, ha aggiunto Attali’, “e’ necessario costruire una cittadinanza europea piena e autentica con ogni mezzo necessario: il voto, lo Stato, la giustizia, il Governo, cioe’ le articolazioni del potere, il potere esecutivo, il potere legislativo e il potere giudiziario”. Passi in avanti a Bruxelles se ne sono fatti in campo economico, monetario e finanziario, ma quello che continua a mancare e’ “la nozione di cittadinanza europea in ambito legislativo. Il Parlamento europeo ha poco potere, l’esecutivo e’ troppo diviso e le sue competenze deboli. Sarebbe importante avere prima di tutto una politica estera comune e una visione militare e strategica europea”. Attali’ si spinge anche oltre immaginando un Europa che lui stesso ammette difficile da costruire, fatta di passaporti europei, elezioni solo internazionali e non in ogni nazione. Il modello da seguire, ha aggiunto, e’ quello Svizzero: quello di uno Stato nato dal basso e non da conquistatori che hanno soggiogato i popoli. Attali’ parla di necessita’ di costruire una “cittadinanza positiva” in cui ognuno lavori per il bene della comunita’ con l’obiettivo di lasciare in eredita’ ai giovani un Europa di cui tutti si sentano realmente cittadini. “Siamo cio’ che abbiamo ereditato – ha aggiunto – e siamo cio’ che lasciamo ai nostri figli. Il progetto Europeo e’ tutto da costruire”. Al tavolo dei relatori, oltre a D’Alfonso presenti Marco Presutti, presidente di Europa Prossima, Luciano D’Amico, Rettore emerito dell’universita’ di Teramo, Francesca Caroccia, docente dell’universita’ dell’Aquila, Massimiliano Balloriani, magistrato Tar Pescara e Oberdan Forlenza, Consigliere di Stato.

>Jacques Attali (1943), economista, saggista e storico, ha insegnato all’École Polytechnique e all’università Paris-Dauphine. Stretto collaboratore di François Mitterrand negli anni Ottanta, è autore di numerosi libri, tradotti in tutto il mondo, tra cui saggi, romanzi, racconti per l’infanzia, biografie. Nel 2007 il presidente della Repubblica Nicolas Sarkozy lo ha nominato presidente della “Commissione per la liberazione della crescita” della Francia.Tra le opere usciteanche in Italia, ricordiamo: Karl Marx. Ovvero, lo spirito del mondo (2006), Breve storia del futuro (2007), Amori. Storia del rapporto uomo-donna (2008), La crisi, e poi? (2009), Sopravvivere alla crisi. Sette lezioni di vita (2010), Come finirà? L’ultima chance del debito pubblico (2010), Gandhi, il risveglio degli umiliati (2012), Domani, chi governerà il mondo? (2012).

 

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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