Aumento addizionale Irpef, Verì replica alle critiche

“Basta parlare di cattiva gestione economica e finanziaria del sistema sanitario regionale: il disavanzo 2024 è legato ad altri fattori, oggettivi e misurabili, che nulla hanno a che fare con l’attività della Regione e delle Asl”. Lo sottolinea l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, dopo la seduta della Commissione Bilancio a cui ha partecipato insieme al Direttore del Dipartimento, Emanuela Grimaldi.

“Per correttezza istituzionale – spiega la Verì – ho aspettato la discussione in Commissione sulla proposta di rimodulazione delle addizionali Irpef regionali, ma a questo punto è bene rimettere ordine nel dibattito”.

Secondo l’Assessore l’attuale disavanzo ammonta a circa 81 milioni di euro in base ai dati dell’Advisor, la struttura esterna che supporta la Regione Abruzzo nei Tavoli ministeriali dal punto di vista amministrativo e contabile. Sempre secondo la nota dell’Assessore, il valore più importante è rappresentato dall’aumento dei costi del personale, che nel 2024 si attesta a 941 milioni di euro (ben 43 milioni in più rispetto all’anno precedente, legati agli adeguamenti contrattuali del personale sanitario).

“Già questo numero – sottolinea – fa ben comprendere il motivo per il quale si è fatto ricorso alla rimodulazione delle addizionali, il cui gettito è interamente destinato a finanziare questa voce. Vale la pena ricordare che tra il 2022 e il 2024 il saldo del personale del sistema sanitario regionale, al netto del turn over, è di oltre 500 unità in più. E nello stesso periodo, abbiamo assunto a tempo indeterminato 1850 unità di personale non dirigente, soprattutto a seguito delle procedure di stabilizzazione che hanno riguardato 1300 dipendenti, finora assunti con contratti precari e senza alcuna prospettiva di stabilità”.

Nel comunicato Verì ricorda che “dalla relazione dell’Advisor, aggiornata al quarto trimestre 2024, emerge inoltre che lo scorso anno si è registrato un incremento di 22 milioni di euro per prodotti farmaceutici ed emoderivati e di 3 milioni di euro sulla farmacia convenzionata, nonostante una contrazione del numero complessivo delle prescrizioni. E ancora, tra le voci in aumento, ci sono 3 milioni in più per i dispositivi medici, 9 milioni e mezzo per l’assistenza informatica, oltre agli incrementi per l’acquisto di prestazioni dagli erogatori privati per oltre 14 milioni di euro finalizzati soprattutto ai piani di abbattimento delle liste d’attesa, così come previsto dalla normativa nazionale e regionale”.

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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