Autismo, parte il progetto ‘Pescara Social Aut…’

Un progetto rivolto esclusivamente alle persone con disturbo dello spettro autistico, superando il concetto di approccio puramente sanitario e affrontando il tema anche sotto l’aspetto sociale. E’ l’iniziativa dal titolo “Pescara Social Aut…”  frutto di un investimento di circa 500mila euro.

Il progetto nasce da un avviso della Regione Abruzzo (che ha messo a disposizione le risorse) cui il Comune di Pescara e tutti gli ambiti distrettuali sociali (Ads) della provincia di Pescara hanno risposto in partenariato con la Asl e con l’Associazione Autismo Abruzzo, la Fondazione Oltre le Parole Onlus, la Fondazione Papa Paolo VI, la Fondazione Anffas Pescara La Gabbianella, l’Associazione Diversuguali ODV e l’Associazione La Città dei Ragazzi. Il progetto prevede due azioni in favore dei beneficiari, hanno spiegato il dirigente Marco Molisani e la responsabile del servizio Programmazione Roberta Pellegrino alla presenza del direttore sanitario della Asl Rossano Di Luzio, di Gina Vespucci, responsabile dell’Uoc Centro di salute mentale Area sud, e dei rappresentanti degli Ads e di alcuni enti del terzo settore coinvolti.

La prima azione si chiama “Compagno adulto” e prevede percorsi di assistenza alla socializzazione. La seconda azione si chiama “Laboratori occupazionali e Coaching” e prevede percorsi sperimentali per la formazione e l’inclusione lavorativa attraverso sei laboratori al mese, per 12 mesi. L’avviso per l’individuazione dei beneficiari, pubblicato da oggi sul sito del Comune (lo stesso hanno fatto gli altri partner) scade il 20 marzo, indica i requisiti di accesso e la ripartizione dei posti disponibili sul territorio provinciale per ognuno dei cinque Ads: complessivamente i beneficiari saranno 66 per la prima azione e 50 per la seconda. I requisiti sono la residenza in uno dei comuni appartenenti agli Ads della provincia, la certificazione di diagnosi primaria di disturbo dello spettro autistico e l’età, che non deve essere superiore a 21 anni per “Compagno adulto” e deve essere compresa tra 18 e 45 anni per i “Laboratori occupazionali e coaching”. Per gli stranieri è necessario possede un titolo di soggiorno regolare. Sarà una commissione a valutare le domande e a redigere una graduatoria finale assegnando un punteggio che tenga conto della composizione del nucleo familiare, dell’accesso o meno a determinati servizi e della situazione reddituale.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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